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La Via Francigena in bicicletta: tutto quello che c’è da sapere

Con un percorso solo in parte diverso da quello pedonale, l’itinerario ciclabile descritto in questa guida ricalca il tracciato della ciclovia Francigena proposta dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, con pochissime differenze, dovute soprattutto alla scelta di non trascurare siti e mete di valore storico-artistico e rilevanti rispetto alle direttrici documentate nelle fonti.
La nostra proposta, con una media di circa 40 km al giorno, si articola in 24 tappe (con due partenze diverse – dal Monginevro o dal Gran San Bernardo – della lunghezza di 4 tappe ciascuna, che si riuniscono a Vercelli), studiate in modo da lasciare il tempo necessario alla visita dei luoghi più importanti e per venire incontro alle esigenze di chi è meno allenato o poco abituato al viaggio in bicicletta.

I numeri della Via Francigena in bicicletta

Lunghezza: 1041,8 km
Tappe: 24
Altitudine massima: 2473 m

Quanto è lunga la Via Francigena in bicicletta

La via Francigena in bicicletta partendo dal Gran San Bernardo è lunga 1041 chilometri, mentre partendo dal Monginevro 1061 chilometri.

Quali sono le tappe della Via Francigena in bicicletta?

G1 Gran San Bernardo ➔ Aosta 41,6
G2 Aosta ➔ Verrès 49,2
G3 Verrès ➔ Ivrea 35,8
G4 Ivrea ➔ Vercelli 58,0
M1 Monginevro ➔ Susa 42,8
M2 Susa ➔ Torino 65,7
M3 Torino ➔ Crescentino 50,0
M4 Crescentino ➔ Vercelli 45,6
5 Vercelli ➔ Mortara 34,8
6 Mortara ➔ Pavia 43,5
7 Pavia ➔ Orio Litta 51,5
8 Orio Litta ➔ Fiorenzuola d’Arda 57,1
9 Fiorenzuola d’Arda ➔ Fornovo di Taro 51,6
10 Fornovo di Taro ➔ Berceto 34,3

11 Berceto ➔ Pontremoli 29,2
12 Pontremoli ➔ Sarzana 53,0
13 Sarzana ➔ Pietrasanta 46,0
14 Pietrasanta ➔ Lucca 37,5
15 Lucca ➔ San Miniato 46,1
16 San Miniato ➔ San Gimignano 42,1
17 San Gimignano ➔ Siena 49,1
18 Siena ➔ San Quirico d’Orcia 54,4
19 San Quirico d’Orcia ➔ Radicofani 35,0
20 Radicofani ➔ Bolsena 51,6
21 Bolsena ➔ Viterbo 32,4
22 Viterbo ➔ Sutri 38,0
23 Sutri ➔ Formello 34,8
24 Formello ➔ Roma 35,2

Quando partire

La Via Francigena è lunga e attraversa ambienti molto diversi tra loro. La partenza in primavera, quando le strade dei valichi alpini e appenninici sono già libere dalla neve, è la soluzione che consente di non avere troppo freddo nelle zone di montagna, e non troppo caldo nella Pianura Padana o sulle Crete Senesi e nella Tuscia. La partenza a fine estate consente ancora di avere belle giornate miti lungo tutto il percorso. La pioggia va però messa in conto in entrambi i casi, soprattutto nei mesi di aprile, maggio, settembre e ottobre.

La segnaletica

La segnaletica più recente e affidabile è oggi quella ufficiale, che oltre alle tabelle metalliche viene rafforzata dalle bandiere biancorosse a vernice con pellegrinetto nero, e dalle strisce adesive biancorosse. Dal 2016 il percorso della ciclovia Francigena, che coincide, con poche differenze, con l’itinerario descritto in questa guida, è interamente segnato con tabelle e adesivi biancoazzurri, con il pellegrinetto nero inscritto all’interno di una ruota di bicicletta.

La credenziale

La credenziale è il “passaporto” del pellegrino. Ogni sera, all’arrivo, si arricchisce di un timbro (alcuni sono davvero belli e ripropongono un’iconografia tratta da quella storica degli antichi stemmi e timbri da ceralacca), e rimane così uno dei ricordi più preziosi per chi cammina. A margine di ogni timbro il pellegrino avrà cura di far mettere la data, che è la prova dell’avvenuto passaggio in quella località e in quel giorno. Potrà così ottenere, una volta arrivato a Roma, il Testimonium (vedi oltre). Per ottenere la pergamena bisogna dimostrare, appunto con la credenziale, di aver percorso in bici almeno gli ultimi 200 km. A questo scopo valgono, oltre ai timbri ufficiali, anche quelli “privati” di alberghi o luoghi storici.

La guida

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