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Abby Hanlon presenta “La fantasmagorica storia di Ralph”

abby hanlon dory fantasmagorica

Una nuova uscita da festeggiare: La fantasmagorica storia di Ralph, firmata da Abby Hanlon, già autrice dell’amatissima serie Dory!
Avevamo già intervistato Abby in occasione dell’uscita dei vari episodi di Dory.
Questa volta, eravamo curiosi di chiederle cosa troverà, in Ralph, un lettore già affezionato a Dory; come è nato questo personaggio; quali sono state le fasi di lavorazione del libro e chi pensa saranno i suoi primi lettori.
Dunque, eccoci ospiti di Abby nella sua casa di Brooklyn (New York). Enjoy.



Abby: dicci tutto quello che i lettori dovrebbero sapere su come è nata La fantasmagorica storia di Ralph – titolo di nuova uscita nel nostro catalogo ma, in realtà, tua opera d’esordio come autrice e illustratrice
La storia di Ralph è strettamente collegata al mio percorso, a come sono diventata autrice e illustratrice.
Avevo 28 anni, insegnavo in una prima elementare di una scuola pubblica vicino casa, che raggiungevo di solito in bici dal mio appartamento di Brooklyn (New York.). Un giorno, mi è venuta una subitanea ispirazione da un ragazzino della mia classe e, per non perderla, ho pedalato di corsa da scuola e ho buttato giù una storia nell’arco di un quarto d’ora.
Diverso è stato per le immagini: ho realizzato che non disegnavo più da quando ero bambina. E ci sono voluti più di cinque anni per arrivare a quelle che saranno le illustrazioni del libro!
Certo, uno potrebbe a buona ragione chiedersi perché mai ho dunque voluto insistere ad illustrare il libro, dal momento che non ero né esperta né in possesso di un adeguato background artistico – figuriamoci, ero in grado a malapena di schizzare una figura stilizzata. La risposta è che nella mia immaginazione io sapevo di poter riuscire! E così,
con grande determinazione, ho deciso di imparare da autodidatta. Ho comprato un libro intitolato Make A World, di Ed Emberly, che mostra ai bambini come disegnare utilizzando forme semplici, seguendo i vari step passo per passo. Ho usato questi spunti per imparare a disegnare una figura stilizzata con braccia e gambe in movimento. E poi ho iniziato a disegnare Ralph e i suoi compagni di classe, più e più volte. Centinaia di volte!


Quando mi sono cimentata con l’acquerello, per esempio, ho impiegato enormi quantità di carta, ed era un disastro dopo l’altro. Nessun risultato apprezzabile. Provare a trovare un mio stile, in termini di linea e di colore, e arrivare da un bozzetto a un disegno finale, è un’operazione che ha richiesto diversi anni.
Ma ero motivata e non volevo arrendermi. Avevo un’agente che ha espresso interesse per il progetto fin dall’inizio, e questo mi ha dato certamente una spinta. Lei è stata capace di cogliere in nuce un certo talento nei miei disegni molto rudimentali e mi ha incoraggiata a sviluppare la mia arte.

Non è stato semplice proporre la pubblicazione del manoscritto di un’illustratrice alle prime armi quale ero, ma alla fine l’agente ha venduto Ralph e, qualche anno dopo, i primi due volumi della serie Dory Fantasmagorica. Il primo libro è dedicato a lei: “Alla mia fata madrina”, ho scritto nella dedica – lei per me è stato proprio questo.
Ripensando ai primi, terribili disegni che le ho inviato, ancora mi sembra un miracolo che potesse immaginarmi come illustratrice professionista.

Perché un affezionato lettore di Dory Fantasmagorica dovrebbe innamorarsi anche di Ralph? In che modo si relazionano tra loro questi due personaggi?
Quando il libro è stato finalmente pubblicato, avevo 35 anni e due gemelli di 5. Erano l’età perfetta per Ralph, quindi ho avuto modo di visitare la loro classe dell’asilo e leggere il libro; è stato emozionante… ma dopo tanti anni ero anche abbastanza stufa di rimanere su questa storia.
Quando alfine ho “sgomberato” la mia scrivania dalle ultime cose di Ralph, ho potuto riflettere su cosa avrei voluto fare dopo. Mi è tornata in mente l’indicazione dell’art director che aveva seguito la lavorazione di Ralph: mi aveva chiesto di rifare alcuni disegni perché i personaggi avevano le orecchie troppo appuntite (e sembravano elfi), o i denti erano troppo affilati (come quelli dei vampiri) e le bocche troppo grandi (sembravano mostri). Queste annotazioni critiche mi
hanno aiutata ad acquisire consapevolezza che… quel che volevo, disperatamente, era disegnare delle creature spaventose! Dopo aver disegnato esseri umani seduti ai banchi di scuola, sentivo il bisogno di qualcosa di totalmente diverso, qualcosa di oscuro e inquietante. Ed è allora che la Signora Arraffagracchi (l’antagonista della serie Dory
Fantasmagorica) è comparsa nel mio album da disegno e ha avuto inizio la serie dei racconti di Dory. Dopo aver lavorato a lungo su un libro che raccontava di un personaggio spesso indeciso sul da farsi, come Raph, quasi per contrasto è arrivata Dory, una protagonista vulcanica, piena di idee.

Abby, in una tua precedente intervista ci avevi detto che eri in fase di progettazione di quello che sarebbe stato il tuo nuovo spazio di lavoro. Quel piano è poi andato a buon fine?
Ecco una foto dello studio che abbiamo edificato nel cortile della nostra villetta a Brooklyn, poco prima della pandemia.

Nei miei 16 anni da illustratrice ho vissuto in sei case e appartamenti diversi e mi sono adattata a lavorare in piccoli spazi ricavati di volta in volta nella camera da letto, in soffitta… ora, finalmente, ho un posto tutto mio dove
scrivere e disegnare!

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  • Terre di mezzo

    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

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