Luciano Callegari è l’anima del sito pellegrinando.it . Per Terre di mezzo ha pubblicato A Santiago lungo il Cammino del Nord, l’appassionante guida di cui è appena uscita una nuova versione aggiornata.
Ciao Luciano ci racconti qualcosa di te?
Sono una persona molto “normale”, che si è innamorata del cammino e che ha sentito l’impulso di condividere quello che aveva imparato del cammino. Sono in molti a fare questo, in realtà. Io ho avuto la costanza di farlo per dodici anni, cercando di apparire poco e di condividere molto.
Come mai hai deciso di viaggiare a piedi?
Da ragazzo ho fatto la bellissima esperienza scout, che credo mi abbia dato un’impronta che mi è rimasta tutta la vita. Più tardi ho partecipato attivamente all’attività del CAI nelle Alpi Apuane, dove io abito. Quella dei Cammini a Santiago è stata la terza fase del mio camminare.
Quale è stato il tuo primo cammino?
Il cammino francese, nel 2001. Nel 2003 il cammino del Nord, poi ancora il Francese, poi la Plata e via così…
Ci racconti un momento particolarmente emozionante?
Nel 2003 l’arrivo a Finisterre al termine del cammino del Nord: ero emozionato, sentivo che quello era davvero una tappa della mia vita. Ero arrivato in un luogo particolare, quello che per secoli era considerata la fine delle terre conosciute, e io sentivo di essere arrivato ad un incrocio della mia vita. Difficile spiegarlo, ma un’emozione unica.
L’incontro più bizzarro capitato sul cammino?
Non saprei risponderti. Sul cammino si fanno incontri assolutamente unici, particolari. Ma lì hai una disponibilità ad accogliere che non ha paragoni con l’atteggiamento certamente più chiuso, diffidente che hai nella vita quotidiana. Quando entri nel mondo del cammino sei molto più disponibili ad accogliere. Per questo la parola “bizzarro” non mi suggerisce nulla. Più appropriata sarebbe la parola “straordinario”. Ma ogni persona che ha fatto il cammino ti può raccontare momenti unici, che rimangono quindi dentro di te e che è difficile spiegare ad altri
Preferisci viaggiare a piedi o in bici?
Io sono un camminante: non ho l’esperienza di un cammino in bici. Credo però che camminare dia possibilità molto maggiori di guardare, di ascoltare, di parlare, di vivere, il territorio che attraversi. Mentre si cammina si possono fare molte altre cose: la bicicletta impegna di più il fisico e l’attenzione. E’ diverso l’approccio. Non ho nulla contro la bicicletta, ci mancherebbe! Ma il cammino credo vada fatto a piedi: lo riconoscono anche moti ciclisti …
Luciano Callegari sarà presente venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 marzo allo stand dei Percorsi di Terre a Fa’ la cosa giusta! per incontrare i lettori e gli appassionati del viaggiare lento.