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La Via Francigena Toscana in bici. Tre tappe facili per il weekend

via francigena toscana

Paesaggi sconfinati, dolci ondulazioni a perdita d’occhio, campi di grano e filari di cipressi. Questo il paesaggio agreste – tra i più belli del mondo – in cui ci si immerge percorrendo La Via Francigena in Toscana, 220 chilometri a piedi da Lucca a Siena e la Val d’Orcia, raccolti nella guida di nuova pubblicazione.
Un itinerario bello e facile a piedi, ma lo sarà altrettanto in bicicletta? Chi sceglie di affrontare il più noto itinerario spirituale e culturale in Italia, troverà sicuramente tanta bellezza nel tratto toscano, ma certo occorre tener conto delle caratteristiche del tracciato. Le morbide ondulazioni della val d’Orcia mettono a dura prova il ciclista inesperto e, tra San Miniato e San Gimignano, si affrontano continue discese, andamento che in Valdelsa si alterna ad altrettanto impegnative risalite. Senza dimenticare due veri e propri “gran premi della montagna” a San Quirico d’Orcia e a Radicofani, vetta del percorso toscano con i suoi 800 metri di quota. Non va certo meglio tra Lunigiana e la Versilia, dove l’Appennino e le Apuane incombono e costringono a salire sui pedali e spingere su rampe che possono togliere il fiato a chi ha poco allenamento.
Se può essere impegnativo e richiede un buon allenamento affrontare tutti i sette o otto giorni del tratto
toscano in bici, è sempre possibile scegliere i percorsi più facili e gratificanti, a cui dedicare una giornata o
un fine settimana.
Ecco dunque tre suggerimenti, tre pillole di Via Francigena ciclabile, adatte a tutti o
quasi.

IN VERSILIA TRA AVENZA E PIETRASANTA

Si pedala quasi interamente su pista ciclabile lungo il mare (e la primavera è la stagione migliore) tra Avenza, frazione marittima di Carrara, e Pietrasanta. Entrambe le località sono servite da stazione ferroviaria. Il nostro suggerimento, però, prevede per i ciclisti esperti il ritorno a ritroso sulla variante dell’entroterra – una strada panoramica, la via dell’Uva, che si tiene a mezzacosta tra i vigneti del Candia. Si ha così la possibilità di fare un percorso ad anello e di visitare il castello Aghinolfi, il centro storico di Massa e, con una breve deviazione, Carrara, per una giornata tutta in sella. Bici consigliata: da strada, o anche e-bike, per le ripide salite all’inizio della via dell’Uva.

IN VALDELSA, DA POGGIBONSI A MONTERIGGIONI

Il percorso ciclabile della Via Francigena non segue il tracciato collinare del X secolo – quello di Sigerico – ma si tiene sul fondovalle, seguendo l’itinerario tardo-medievale. Si parte dunque da Poggibonsi, pedalando sulla facile e pianeggiante pista ciclabile lungo il sedime della dismessa ferrovia Poggibonsi-Colle Valdelsa. Ancora un tratto ciclabile oltre l’abitato, e poi si prosegue su sterrate e strade di campagna con pochissimo dislivello fino a Monteriggioni. La giornata in sella si conclude al castello. Chi non se la sente di pedalare lungo la Cassia in salita fino a Siena, da Monteriggioni trova la pista ciclabile per la stazione di Castellina Scalo, da cui tornare in treno (con trasporto bici) a Poggibonsi, o proseguire fino a Siena. Bici consigliata: MTB, per la presenza di tratti sterrati.

LE CRETE SENESI TRA TORRENIERI E BUONCONVENTO

Le Crete Senesi sono attraversate dalle ampie sterrate teatro di uno dei più noti eventi ciclistici non competitivi, L’Eroica, una coloratissima kermesse a cui si partecipa solo con bici e abbigliamento d’epoca. Un tratto di questo circuito è anche Via Francigena, tra Buonconvento e Torrenieri. La pedalata non è impegnativa e il paesaggio è tra i più celebri della Toscana. Da Torrenieri non resta che seguire un tratto di via Cassia (qui poco trafficata) fino a Buonconvento, per concludere un’altra giornata in sella, anche questa volta di una MTB, o di una e-bike.

Redazione: Roberta Ferraris, autrice delle guide alla Via Francigena, collana Percorsi di Terre
A PIEDI:
La Via Francigena (con Luciano Callegari e Simone Frignani)
La Via Francigena in Toscana
IN BICICLETTA:
Guida alla Via Francigena in bicicletta

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Scrivo guide e - da guida accompagnatrice - promuovo la scoperta del territorio a passo lento, a piedi o in bici. Nello zaino ho sempre carta e astuccio, per dedicarmi, lungo il cammino, al disegno botanico ad acquarello.

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    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

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