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I Podcast da branda©. La Via Vandelli

Nei “Podcast da branda”© i cammini vengono raccontati, tappa dopo tappa, dagli autori delle Guide di Terre di mezzo Editore. Ogni giorno, in pochi minuti, ci danno preziosi consigli per gustare al meglio questi percorsi, in bicicletta o a piedi: cenni storici, aneddoti, curiosità e caratteristiche tecniche (lunghezza, dislivelli, difficoltà). Da ascoltare per prepararsi al cammino oppure la sera prima di ogni tappa per farsi un’idea di quel che il nuovo giorno riserverà.

Vi presentiamo gli episodi dedicati alla Via Vandelli collega Modena e Sassuolo a Massa. Scavalca gli Appennini e le Alpi Apuane per portarci al mare Tirreno. In 9 episodi Giulio Ferrari, che ha riscoperto la Via ed è l’autore della guida di Terre di mezzo, ci racconta storia e bellezza di questa “meraviglia dell’ingegno umano”, costruita da Domenico Vandelli nel ‘700. Un cammino nella storia, tra borghi, dolci colline e montagne mozzafiato.

Realizzazione a cura di Intreccimedia.
Giulio Ferrari è intervistato da Dario Paladini.
Sound design e post produzione: Marco Casa
Sigla: Mountain Side su licenza Preludio Music library

È possibile ascoltare il Podcast da branda© sulle principali piattaforme (Spotify, Apple Podcast, Spreaker), qui su terre.it e su Intreccimedia.it


Una panoramica generale sulla Via Vandelli

La Via Vandelli collega Modena e Sassuolo a Massa. Scavalca gli Appennini e le Alpi Apuane per portarci al mare Tirreno. Fu progettata da Domenico Vandelli, scienziato, matematico, ingegnere per volere del duca Francesco III d’Este. Costruita in soli tre anni (dal 1738 al 1741) ed è considerata la prima strada dell’epoca moderna: era interamente carrozzabile, nonostante debba superare oltre 5400 metri di dislivelli. A distanza di poco più di 300 anni, Giulio Ferrari, che lungo la Via Vandelli è nato e cresciuto, ha riscoperto il tracciato originale e l’ha trasformato in un bellissimo cammino, che in 7 tappe attraversa due regioni, Emilia Romagna e Toscana, tre province, Modena, Lucca e Massa, e venti comuni. Un cammino nella storia, tra borghi, dolci colline e montagne mozzafiato.

Tappa 1 Modena – Puianello

Modena merita una visita approfondita, soprattutto per conoscere meglio storia e luoghi del potere estense. E poi si parte, attraversando la città, con i suoi portici e le vie che portano il nome dei canali che ancora nel ‘700 rendevano Modena una città d’acqua. Una tappa pianeggiante, da non sottovalutare però!

Tappa 2 Puianello – Pavullo nel Frignano

Si sale tra le colline dell’Appennino modenese e ci si imbatte in alcune curiose stranezze naturalistiche: le salse di Puianello, i sassi di rocca malatina e le acque solforose. Siamo ormai nel Frignano, che è anche una terra di specialità culinarie, e Giulio svela la differenza fondamentale tra tigelle e crescentine…

La Variante da Sassuolo

La Via Vandelli può vantare due punti di partenza, progettati dallo stesso Vandelli. Oltre a Modena, è possibile iniziare questo cammino da Sassuolo, cittadina che nel ‘700 era residenza estiva dei duchi. È possibile quindi visitare la “Delizia estense”, palazzo in cui la nobiltà trascorreva l’estate, con il suo grande parco ducale. La variante è composta da due tappe: da Sassuolo a Serramazzoni e da Serramazzoni a Pavullo nel Frignano, dove ci si ricongiunge al tracciato principale.

Tappa 3 Pavullo nel Frignano – Santona

Si cammina collezionando “le perle dell’Appennino modenese”. In particolare il Castello di Montecuccolo, la Pineta ducale e il ponte del Diavolo. La tappa sale, fino a oltre mille metri di altitudine. E svela la bellezza del Frignano, terra antica e orgogliosa.

Tappa 4 La Santona – San Pellegrino in Alpe

La tappa porta al crinale che unisce Emilia Romagna e Toscana. Si cammina sempre in alta quota, oltre i mille metri, proprio sul selciato originario del tracciato della Via Vandelli: “Lo scarpone batte sul sasso del settecento”. Si incontrano gli edifici che ospitavano le osterie create all’epoca per i viandanti.

Tappa 5 San Pellegrino in Alpe – Poggio

Si scende nella Garfagnana. E si punta verso le Alpi Apuane, che un po’ spaventano. Qui sui tornanti ha pedalato anche Marco Pantani. Il sentiero del cammino però si addentra nei boschi, a poca distanza del tracciato originario della Via Vandelli, oggi in questo tratto asfaltato.

Tappa 6 Poggio – Campaniletti

È la “tappa regina” con la salita decisiva sulla Alpi Apuane fino al passo della Tambura, a 1.620 metri di altitudine. “Una salita che toglie il fiato ma restituisce tutto in bellezza…” racconta Giulio Ferrari. Si passa la notte al Rifugio Nello Conti, terrazza affacciata sulla grandiosità delle Alpi Apuane e all’orizzonte il mare…

Tappa 7 Campaniletti – Massa

Ultima tappa e ultimo giorno di cammino. Si “scende” verso Massa e la centralissima piazza degli Aranci. Si prosegue poi in direzione del mare, verso la “Finisterre” della Vandelli. Con l’orgoglio di essere riusciti nell’impresa di scavalcare gli Appennini e le Alpe Apuane.

Buon ascolto!

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