Dal 1984 Pieve Santo Stefano, quasi al confine tra Toscana, Umbria e Romagna, ha innalzato ai quattro punti cardinali del suo perimetro, sulle strade che vi accedono, un cartello giallo sotto quello della toponomastica ufficiale: “Città del diario”. La cittadina ospita infatti un archivio pubblico, che raccoglie scritti di gente comune in cui si riflette, in varie forme, la vita di tutti e la storia d’Italia: sono diari, epistolari, memorie autobiografiche.
Immagina persone che hanno scritto un loro diario o hanno ritrovato scritture private di famiglia e le hanno affidate all’Archivio. Immagina un gruppo di appassionati alla lettura che questi scritti li hanno accolti, letti, riletti, commentati e discussi. Immagina poi che lettori e scrittori di diari si incontrino a Pieve Santo Stefano ogni anno a settembre. Ecco, questo è il Premio Pieve. Una festa con tanti amici che sostengono e amano la memoria. Un’esperienza particolare in un luogo speciale.
attribuito dall’Archivio Diaristico Nazionale
