190 chilometri ad anello intorno al lago di Garda, un trekking che ripercorre l’intero perimetro del più grande lago d’Italia, a cavallo tra Lombardia, Veneto e Trentino Alto-Adige.
Quali sono i luoghi da non perdere secondo l’autore della guida Giorgio Barchiesi?
Rocca di Garda
A suggello di una bella prima tappa tutta improntata alla passeggiata su lungolago, vale la pena salire su questo rilievo per apprezzare una vista notevole su una ampia parte del lago, inclusa la parte di percorso appena fatta, e ammirare una splendida prospettiva sul centro abitato di Garda e il vicino promontorio di Punta San Vigilio.
Crero
Un suggestivo paesino ai piedi del Monte Baldo. Poco prima del paese si trovano delle rocce con incisioni rupestri, subito dopo si incontra la caratteristica chiesetta di San Siro, e poco più avanti si attraversa un facile ponte tibetano. Tutta questa parte del percorso è molto suggestiva, tra boschi, uliveti e caratteristici borghi di collina, con frequenti vedute panoramiche sul lago.
Limone sul Garda
Già visibile dall’alto quando si transita su Cima di Mughera, Limone ci accoglie con le sue palme e le sue limonaie, che fanno da contrasto alle cime innevate fino a primavera inoltrata della catena del Baldo sulla riva opposta del lago. Un borgo davvero suggestivo, con viuzze lastricate in saliscendi, bouganville fiorite ogni dove, un bel lungolago e belle spiagge.
Gardone Riviera
Senz’altro piacevole il lungolago della parte rivierasca del borgo, e molto caratteristico, pittoresco e ben tenuto il borgo alto. Ma la grande attrattiva del luogo è il Vittoriale degli Italiani, monumentale residenza di Gabriele d’Annunzio, che merita sicuramente una visita. Occorrono alcune ore per visitare dapprima l’interno della residenza, a seguito di una guida, e poi per un giro panoramico nell’ampia tenuta che la circonda.
Sirmione
Caratteristico e rinomato centro turistico, le sue attrattive principali sono il Castello Scaligero, le Terme e le Grotte di Catullo. Queste ultime, erroneamente denominate grotte dai viaggiatori che le riscoprirono, ed erroneamente associate al nome del poeta Catullo, sono le impressionanti e monumentali rovine di una villa di epoca romana. Grazie a un reticolo di vialetti sono percorribili e visitabili in tutta la loro estensione.
Fotografie di Giorgio Barchiesi