“Le mamme e i papà del quartiere vengono a vedere il cantiere, sono molto interessati alla nuova scuola”: la voce di Khalifa al telefono è squillante, mentre racconta dal Senegal l’inizio dei lavori per la costruzione della nuova scuola a Keur Ndiobo nel comune di Tivaouane, circa 80 chilometri dalla capitale Dakar. C’è entusiasmo per questo progetto, per il quale abbiamo avviato la raccolta fondi in occasione della Gran Festa dei 25 anni di Terre di mezzo.
Sono necessari 83mila euro e grazie alla generosità dei nostri lettori siamo riusciti a raccogliere finora 21.275 euro. La raccolta dunque continua, ma nel frattempo muratori e carpentieri si stanno dando da fare con le opere strutturali. Khalifa Thiam fa parte dello staff di Terre di mezzo da una decina d’anni, è nato a Keur Ndiobo. Vive e lavora a Milano, ma ha un legame molto forte con il suo Paese. Sente il dovere di fare qualcosa di utile per il quartiere in cui è cresciuto. Uno dei problemi per le famiglie che ci abitano è la mancanza di una scuola materna. Molti bambini rimangono a casa perché i genitori non li iscrivono nelle altre scuole della città, distante alcuni chilometri, per il semplice motivo che non possono permettersi le spese di trasporto.
Come è stato l’avvio del cantiere?
Il primo novembre sono arrivato in Senegal e il giorno sette abbiamo cominciato. In pratica, quindici giorni dopo la Gran Festa di Terre abbiamo iniziato a realizzare il nostro sogno. Stiamo rifacendo le fondamenta dell’edificio, per dargli più solidità visto che poi costruiremo il secondo piano. Abbiamo inoltre chiuso le pratiche per l’acquisto del terreno e dell’edificio stesso.
E nel quartiere che si dice?
Ah c’è molta curiosità! Chi ha figli piccoli spera proprio che questa scuola apra al più presto. Come genitori sentiamo tutti la responsabilità di dare ai nostri figli ciò che noi non abbiamo avuto: una scuola. Questo progetto è nato proprio perché ci siamo resi conto che quasi nessuno di noi è riuscito a completare gli studi: c’è chi è andato alla scuola coranica, chi ha fatto solo pochi anni delle elementari. Tra i miei amici, per esempio, solo due hanno studiato: uno ora è insegnante e l’altro ha un diploma tecnico.
Nella fase di stesura del progetto hai coinvolto il Ministero dell’Istruzione per avere tutte le autorizzazioni. Hai avuto contatti in questi giorni?
Sì, sto lavorando con le istituzioni cittadine e con il Ministero perché mi accompagnino man mano nel risolvere i vari problemi burocratici che si presentano. Alcuni rappresentanti delle autorità locali sono anche venuti a vedere il cantiere. Posso dirmi soddisfatto.
Mentre Khalifa parla al telefono si sentono in sottofondo i rumori del cantiere. E prima di riagganciare ci tiene a dirci che vuole ringraziare tutti gli italiani che stanno contribuendo alla realizzazione della scuola: “Mi emoziona pensare che ci sia questo legame di amicizia tra due popoli. Un grande saluto dal Senegal!”.
Per partecipare al progetto con una donazione:
Insieme nelle Terre di mezzo Onlus
Conto corrente BPM Agenzia 7
IBAN: IT 29 F 05034 01695 000000048785
Causale (persone fisiche)
EROGAZIONE LIBERALE A FAVORE DEL PROGETTO “Scuola Keur Gouneyi”
Causale (imprese)
EROGAZIONE LIBERALE ai sensi art. 100 comma 2 lettera h) DPR 917/86A A FAVORE DEL PROGETTO “Scuola Keur Gouneyi”
Per maggiori informazioni scrivete a insieme@terre.it
C’è sempre una buona occasione per donare. Per il battesimo di un bimbo, gli amici hanno voluto offrire a suo nome una donazione al progetto della scuola in Senegal, promosso da Insieme nelle Terre di mezzo onlus. Da quando abbiamo lanciato la raccolta, sono tante le persone che si sono coinvolte: dagli illustratori dei nostri libri che hanno offerto le loro tavole ai lettori che con generosità hanno risposto al nostro appello. E dunque ciascuno di noi può immaginare la sua buona occasione. Perché non organizzare una cena di raccolta fondi tra amici, colleghi o parenti? Oppure, perché non creare un gemellaggio tra la scuola materna frequentata dai nostri figli e quella che sta sorgendo nel quartiere di Keur Ndiobo? Un anniversario particolare, da ricordare con un gesto che aiuterà così le prossime generazioni di bambini di quel quartiere? Ogni più piccolo contributo sarà gradito ed importante! Grazie!