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Mac Barnett racconta “La porta segreta”

Abbiamo intervistato Mac Barnett, uno degli autori di libri per bambini più amati, che questa volta però ha scritto un saggio, e più precisamente un saggio per adulti che parla di libri per l’infanzia: “La porta segreta”. Buona lettura!

Come è nato il tuo primo libro per adulti: “La porta segreta” e cosa significa per te la pubblicazione di questo libro?

Qualche anno fa, durante una visita agli uffici di Terre di mezzo, il mio editor Davide Musso mi ha detto che pensava che io dovessi pubblicare un libro per adulti che parlasse di libri per bambini. La verità era che avevo il desiderio di pubblicare un libro del genere già da molti anni. Gli adulti hanno molto a che fare con i libri per bambini. Gli adulti scrivono libri per bambini, editano libri per bambini, li vendono e li comprano. E gli adulti continuano spesso ad avere profonde connessioni emotive con i libri che hanno letto da bambini. Ma ci sono pochi libri seri che parlano di libri per bambini e che sono rivolti a un “generico lettore”, cioè un adulto amante dei libri che non è esperto di letteratura per l’infanzia. Se vogliamo che i bambini abbiano buoni libri da leggere, spetta a noi adulti riflettere profondamente su come funzionano i libri per bambini. Per me è particolarmente significativo pubblicare per la prima volta questo libro in italiano, con Terre di mezzo, una cosa abbastanza inusuale per un autore americano ma che a me sembra perfettamente giusta dato che i miei editor, Giulia Rizzo e il già citato Davide, sono due persone con cui discuto di libri per bambini da più di un decennio.

Quali sono secondo te le caratteristiche essenziali di un “buon libro per bambini”?

Dovrebbero esserci tanti tipi di libri per bambini quanti ne esistono di libri per adulti – i bambini meritano varietà per quanto riguarda argomenti, punti di visita, generi e anche qualità. Penso che le migliori storie per bambini – come le migliori storie in generale – dicano la verità riguardo a cosa significhi essere una persona. Ma poiché le verità dei bambini sono diverse da quelle degli adulti, gli scrittori di libri per bambini devono possedere una speciale sensibilità nei confronti delle vite dei bambini.

Nel libro scrivi: “I migliori scrittori per l’infanzia che ho conosciuto hanno una forte connessione con i bambini che sono stati, o una profonda simpatia per i bambini di oggi”. In te come autore, quale di queste due caratteristiche prevale?

Beh, entrambe. Ma adesso non voglio darmi delle arie! Non penso che sia preferibile una o l’altra. Ho un caro amico che scrive moltissimo per il bambino che era una volta, e un’altra amica che non ricorda praticamente niente della sua infanzia ma è brillantemente presente e viva quando parla con i bambini. Fanno entrambi libri bellissimi e in realtà penso che i loro lavori condividano lo stesso spirito. Solo che arrivano a quel punto attraverso due percorsi diversi.

Quali sono gli illustratori e gli autori di libri per bambini che ti hanno maggiormente ispirato?

Oh, wow. Tra le persone del mondo dei libri per bambini: Maurice Sendak, Tomi Ungerer, Margaret Wise Brown, Donald Crews, James Marshall, Arnold Lobel, E.L. Konigsburg, Louise Fitzhugh, Ellen Raskin. Italo Calvino mi ha ispirato particolarmente mentre stavo scrivendo “La porta segreta”, ed è forse l’autore che amo di più leggere (e non lo sto dicendo soltanto perché è italiano).

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