Chiudi

Ricerca

Ricerca

Migranti, quando il mare è l’unica scelta

Quando la notizia è arrivata in redazione, ci siamo fermati e seduti intorno a un tavolo per riflettere. Era il 3 ottobre del 2013 e al largo di Lampedusa si era rovesciata un’imbarcazione carica di migranti: 368 i morti e 155 i superstiti. Una strage che ha mostrato a tutti quanto accade ogni giorno nel mare Mediterraneo. Non potevamo andare avanti a lavorare come se nulla fosse accaduto.
Di fronte a un dramma di questo genere la prima cosa è non dimenticare. Forse non tutti sanno che il Parlamento ha emanato il 21 marzo 2016 una legge, la numero 45, che stabilisce che il 3 ottobre sia la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione“. Prevede che su tutto il territorio siano organizzate “iniziative e incontri al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica alla solidarietà civile nei confronti dei migranti, al rispetto della dignità umana e del valore della vita di ciascun individuo, all’integrazione e all’accoglienza”.
La seconda cosa da fare è ascoltare il racconto di chi compie un lungo viaggio, lasciando alle spalle tutto, nella speranza di costruire per se e per i suoi cari un futuro migliore. In questi anni di feroci polemiche, di dati su aumenti o diminuzioni degli sbarchi, ci siamo dimenticati che chi arriva o muore cercando via mare o via terra di entrare nella cara vecchia Europa ha un nome, un volto e una storia. È drammatico che dobbiamo ribadire che sono persone. Hanno rischiato la vita, spesso consapevolmente, perché non avevano scelta. Come hanno fatto Thierno Sadou Sow, partito da solo dalla Guinea Conakry all’età di 10 anni, e Madassa Traorè, fuggito dal Mali per salvarsi da una persecuzione. Thierno e Madassa hanno messo nero su bianco nei loro diari personali il viaggio. Scritti preziosi, oggi raccolti nel libro “Se il mare finisce” insieme ad altri 9 racconti, finalisti dell’edizione 2018 del concorso “Dimmi. Diari Multimediali Migranti”.

Thierno e Madassa hanno attraversato il Mediterraneo di notte, su gommoni. Dei loro lunghi viaggi, è stata la tappa più spaventosa. “È arrivato il giorno più atteso della mia vita, il giorno dell’imbarco per l’Italia -scrive Thierno ricordando il momento in cui su una spiaggia libica è salito su uno dei barconi-. Forse sta arrivando il momento del cambiamento della mia vita…o al contrario morirò in un naufragio senza lasciare traccia della mia esistenza come lo è stato per migliaia di ragazzi. Forse sarà il Tg ad annunciare la mia morte al mondo intero”. Ma nella notte buia può arrivare un fascio di luce di una nave amica, che salva. “Dopo una notte e un giorno in mare siamo stati salvati da Sos Mediterranée -ricorda Madassa-. Ho fatto cadere lacrime di gioia e di angoscia. Ho odiato questo mio viaggio, ma è stato un’esperienza per me, perché ho potuto vedere e capire delle cose della vita che non sapevo”.

Se il mare finisce“, edito da Terre di mezzo, è stato realizzato nell’ambito del progetto “Dimmi di Storie Migranti“, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), promosso dall’Archivio dei diari e implementato da Un Ponte Per…, insieme ad una rete di 47 organizzazioni partner. Il 3 ottobre a Lampedusa il progetto Dimmi presenta al pubblico il concorso “Dimmi 2019” aperto ai racconti dei migranti. Sono previste letture tratte dai volumi “Parole oltre le frontiere” e “Se il mare finisce” con accompagnamento musicale dal vivo, testimonianze e la proiezione del documentario “Beyond the walls – Oltre i muri”, realizzato dall’Archivio Memorie Migranti.

La forza dei sogni – Thierno Sadou Sou (da “Se il mare finisce”, antologia di racconti migranti)
,
Un viaggio inaspettato, Madassa Traorè”(Se il mare finisce”, antologia di racconti migranti)

https://www.facebook.com/DIMMIdiStorieMigranti/videos/587400201762709/

Credits foto: Luigi Burroni, Archivio Diaristico Nazionale

Di me tempo fa ho scritto: "Cammino molto e sono un giornalista. Le due cose si sposano bene, perché mi piace l'idea che un giornalista debba consumare le suole delle scarpe". Ora giro per Milano anche in bici e quindi consumo pure i copertoni. Scrivo su Redattore Sociale e mi trovate su Facebook.

Prossime uscite

consigliato da noi

  • Iscriviti alla nostra newsletter

    Vuoi rimanere aggiornato sulle novità di Terre di mezzo?

    "*" indica i campi obbligatori

    Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.
  • Terre di mezzo

    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

Nessun prodotto nel carrello.