Il tratto di Italia Coast to Coast da Portonovo a Orvieto è talmente vario da poter soddisfare chiunque. Gli spiriti avventurosi e i mistici trarranno grande ispirazione dai tratti appenninici, che si sviluppano in estesi boschi e attraverso luoghi dello spirito. come la tappa San Severino-Camerino in cui si passa per l’eremo di Sant’Eustachio in Domora con i resti di un’antica abbazia benedettina, e per il convento di Renacavata, dove venne fondato l’Ordine dei Cappuccini.
Qualcosa di simile lo si può vivere anche nella tappa Nocera-Umbra Assisi, ricavata sull’ultimo sentiero percorso da san Francesco in vita.
Le coppie e le famiglie potranno invece partire dalle splendide spiagge di Portonovo, per un affascinante cammino di scoperta dell’entroterra marchigiano: dalle colline di Camerano dove si produce il vino Rosso Conero, alla città di Osimo con testimonianze romane e medievali.
PERIODO CONSIGLIATO. Grazie alle basse quote altimetriche e al clima mitigato dalla vicinanza del mare, il percorso è affrontabile quasi tutto l’anno. Bellissima in ogni caso la primavera, in cui le colline si ricoprono di fiori profumati, e l’autunno in cui i boschi si tingono dei caratteristici colori; da non scartare nemmeno l’estate in cui è possibile bagnarsi non solo in uno dei tratti più incontaminati dell’Adriatico, ma anche nei tanti fiumi, torrenti e ruscelli dalle acque limpide che s’incontrano in Appennino.
EQUIPAGGIAMENTO. Per il vestiario, ci si regolerà secondo la stagione, ricordando che il bucato serale è una tradizione imperdibile di ogni viandante. Fondamentali le calzature: nelle tappe appenniniche è consigliato l’utilizzo di scarponcini da montagna, meglio se sostengono le caviglie. Non mettetevi mai in cammino con scarponi nuovi, ma utilizzateli almeno un paio di volte affinché si adattino alla forma del piede; nella scelta della taglia, meglio stare un po’ abbondanti piuttosto che scarsi. Ottimi nei tratti su asfalto un paio di leggeri sandali da trekking, che lasciano traspirare il piede e possono essere anche utilizzati come ciabatte.
PORTONOVO. CHIESA DI SANTA MARIA
Questo gioiello dell’architettura romanica sorge su una roccia protesa nell’adriatico, sotto l’imponente rupe calcarea del monte Conero. faceva parte di un monastero benedettino che durante il medioevo ebbe una grande influenza nell’area marchigiana, poi abbandonato a causa di una frana. E’citata anche da Dante nella Divina Commedia, in merito a un probabile soggiorno di san Pier Damiani.

PIORACO. SENTIERO “LI VURGACCI”
In prossimità di Pioraco, il fiume Potenza attraversa una forra dove si formano cascate, mulinelli, e altri giochi d’acqua naturali, sullo sfondo di una natura rigogliosa, a tratti esuberante. E’ qui che si snoda un affascinante sentiero che risale la gola su scale, ponti e passerelle in legno. Lungo il percorso, il visitatore è accompagnato da figure mostruose
scolpite nella roccia, che danno a questo luogo un incanto quasi fiabesco.
CIVITELLA DEL LAGO. IL TRAMONTO
A metà strada tra Todi e Orvieto, Civitella è un eccezionale belvedere naturale da cui lo sguardo può spaziare su tre regioni: Umbria, Lazio e Toscana. Il momento “forte” della giornata è il tramonto, quando decine di persone si radunano sulla balconata che domina il lago di Corbara per assistere ad uno spettacolo indimenticabile. Da applauso, che infatti tradizionalmente arriva, al calar dell’ultimo raggio di luce.

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