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Luoghi da non perdere sul Cammino di San Colombano

330 chilometri a piedi dalla Svizzera a Bobbio: la prima guida ufficiale al percorso italiano del Cammino di San Colombano. Abbiamo chiesto alle autrici della guida Caterina Barbuscia e Valeria Beretta quali sono i luoghi da non perdere.

ANTICA PIEVE DI VERDETO

La pieve si affaccia sulla Pianura Padana, in cima ad una collina, dominando la vallata e offrendo una visione unica e straordinaria del paesaggio.
Dal 2009, grazie soprattutto a don Pietro Cesena, è iniziato un periodo di rinascita di questo luogo così significativo per il Cammino di San Colombano: un importante restauro delle strutture, durato anni, lo ha reso il punto di accoglienza più spettacolare del Cammino.
Oltre alla possibilità di sostare in un luogo meraviglioso immerso nella natura, qui veniamo accolti calorosamente da Don Pietro e da Guya Cipelli: due persone meravigliose, che da sole valgono la visita in questo posto. Grazie a loro ci si sente immediatamente a casa e la particolarità del posto contribuisce a ristorarci da ogni stanchezza: questo luogo di pace e bellezza sarà davvero indimenticabile.

Pieve di Verdeto, Chiesa di San Tommaso Apostolo

LA PIETRA PERDUCA E L’ORATORIO DI SANT’ANNA

La pietra Perduca è un luogo leggendario, mistico ed affascinante. Nel silenzio più completo si può godere di una vista a 360 gradi sul paesaggio circostante e l’atmosfera che si respira in cima alla Pietra è quasi mistica.
L’oratorio di Sant’Anna si trova alla base della pietra Perduca ed è praticamente incastonato nella roccia. Sfortunatamente è quasi sempre chiuso, ma il suo fascino eremitico lo rende unico anche da fuori.
Qui si mescolano fede cristiana e miti pagani: il sito dove sorge la piccola chiesetta era infatti considerato un luogo sacro fin dall’antichità ed è da sempre legato alla fertilità.
Completano la magia del luogo alcune vasche rettangolari scavate nella roccia sulla sommità della pietra che oggi ospitano una colonia di tritoni, delicati anfibi che hanno bisogno di un particolare ecosistema per sopravvivere. Pare che l’acqua all’interno delle vasche d’estate non evapori mai e in inverno non ghiacci, come se una sorgente sotterranea le alimentasse con acqua a temperatura costante.

L’Oratorio di Sant’Anna

SHIT MUSEUM

Sembra uno scherzo, in realtà è un nome insolito e accattivante per un’azienda agricola all’avanguardia dal punto di vista dell’ecosostenibilità: sfrutta infatti a 360 gradi il processo produttivo degli animali che alleva.
Lo Shit Museum è davvero un luogo particolarissimo: nasce nel 2015 a Castelbosco e oltre al latte, si produce energia rinnovabile derivata dal biogas. Lo sterco è anche usato come concime o come materiale edile. Ma non è finita qui! Il passo successivo è stato dare la giusta importanza a ciò che rende possibile tutto questo: è stato infatti aperto uno spazio espositivo ed un museo dedicato proprio alla cacca.
Quasi una provocazione, che ha nobilitato un materiale da sempre prezioso nella vita di campagna, il letame, e che pone al centro dell’attenzione il tema del rifiuto.

Shit Museum

CHIARAVALLE

Tra i tanti luoghi sacri lungo il percorso sicuramente spicca per la sua bellezza l’abbazia di Chiaravalle e un vero e proprio gioiello dell’architettura cistercense alle porte di Milano. Entrando dal portone principale si percepisce subito l’energia che sprigiona e la sensazione di pace che
I più fortunati potranno assistere ai suggestivi canti gregoriani intonati dai monaci, il nostro consiglio è: sedetevi e lasciatevi trasportare dal momento magico.

Abbazia di Chiaravalle. Foto Adobe Stock

PONTE GOBBO

Uno dei luoghi simbolo di Bobbio è certamente il ponte Gobbo che, avvolto di leggende si staglia in tutta lunghezza, alle spalle del borgo.
Ovviamente si tratta di una meta imperdibile e, per chi percorrerà il cammino nei mesi più caldi, sarà possibile fare il bagno proprio sotto alle sue arcate. Il nostro consiglio è di attraversarso per ammirarlo in tutta la sua bellezza dalla sponda opposta rispetto a quella della città. Alla fine del ponte, girate a sinistra e scendete leggermente, lì potrete scattare la foto perfetta!

Ponte Gobbo

TOMBA DI COLOMBANO AL MONASTERO

Per chi avrà percorso il cammino di san Colombano, non potrà mancare la visita alla tomba che si trova nella chiesa dedicata proprio al santo.
Scendendo nella cripta quattrocentesca è possibile ammirare il sarcofago di San Colombano, del 1480, il meraviglioso un mosaico pavimentale del XII secolo dove sono rappresentate con le storie dei Maccabei e il Ciclo dei Mesi.
Sulla tomba del santo sarà possibile ammirare diversi bassorieli dove sono rappresentati i tanti episodi che hanno caratterizzato la vita di san Colombano e della sua spiritualità, miracoli e leggende.

Tomba di San Colombano

Le fotografie all’interno dell’articolo sono state scattate dalla autrici della guida Caterina Barbuscia e Valeria Beretta.

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    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

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