Un’isola, tre mari, milleduecento chilometri, un viaggio indimenticabile sui confini che separano la terra dal mare, lungo le coste e le insenature dell’isola più grande e più ricca di storia del Mediterraneo. Ce ne parla l’autore della guida Giovanni Guarneri.
“A 16 anni non ho mai voluto il motorino”, scrivi. Parlaci di te e della tua passione per la bicicletta.
Tutto è cominciato a causa di un incidente, a 12 anni, mentre ero in motocicletta con mio fratello. 9 fratture alla gamba destra mi costrinsero a stare fermo per alcuni mesi. Quando mi tolsero l’ultimo gesso, la gamba non aveva più un filo di muscolatura e l’ortopedico disse a mia madre che dovevo scegliere se fare nuoto o bicicletta. Potevo scegliere fra ore trascorse dentro una piscina al chiuso, con odore di cloro e mattonelle scivolose oppure su una bici, all’aperto, con gli amici, in una delle regioni con meno giorni di pioggia in Europa. L’indecisione è durata meno di un secondo.
Perché consigli di percorrere il Periplo della Sicilia in bicicletta?
La Sicilia è un mini-continente dove non manca nulla: vulcani, foreste, deserti con le dune morbide e setose, spiagge più simili a quelle caraibiche che a quelle del Mediterraneo, città d’arte antiche come la civiltà umana, castelli e scogliere da fare impallidire la Normandia. Il tutto condito da cibi profumati d’Oriente e d’Africa, alcuni vini fra i migliori al mondo, granite e gelati preparati oggi con la stessa sapienza e passione di quando si usava la neve dell’Etna. Se serve ancora qualcosa, aggiungo che il Periplo della Sicilia non è il solito viaggio in bici da un punto A a un punto B, su una linea immaginaria che attraversa un territorio delimitato da confini geopolitici. La Sicilia, essendo un’isola, ha dei confini veri, visibili e tangibili fatti di spiagge e mare che ci accompagnano lungo tutto il viaggio con profumi e colori indimenticabili. Il Periplo, dunque, è l’abbraccio a un’isola, un’odissea sicura che chiude un cerchio, anzi un triangolo dal punto A al punto A, senza passare da B.

Quali sono le caratteristiche di questo itinerario?
Il Periplo della Sicilia percorre la costa finché è possibile, quindi, non totalizza molta elevazione. In alcuni casi, però, per evitare strade trafficate, si addentra per qualche chilometro nell’entroterra, dove troviamo qualche salita ma anche scorci straordinari di una Sicilia rurale, antica e dimenticata, in cui è possibile sentire il profumo della terra appena arata mentre si guarda il mare distante solo pochi minuti di discesa. Non serve un equipaggiamento particolare. L’unico consiglio riguarda la bicicletta, meglio se attrezzata per affrontare qualche tratto di sterrato non tecnico, che sia comoda e adatta per le nostre misure antropometriche. Le lunghe ore in sella possono dare vita a fastidi e tecnopatie se non si mantiene una posizione corretta. La Sicilia ha autunni, inverni e primavere miti con una piovosità solitamente non abbondante ed estati torride con temperature elevatissime. Il Periplo, quindi, si può percorrere tutto l’anno ad eccezione di luglio e agosto.
Nella guida fai 3 proposte di itinerari di 7 giorni, raccontali.
Il Periplo completo prevede circa 1200 chilometri di percorrenza, quindi, può non essere una vacanza in bici alla portata di tutti Questo sia per motivi di tempo che per ragioni legate alla preparazione atletica di ciascun ciclista. Per permettere a tutti di esplorare la Sicilia in bici con una proposta coerente, abbiamo studiato attentamente le caratteristiche del territorio, dei luoghi, delle persone e della loro cultura e abbiamo pensato a tre itinerari, di circa 400 chilometri ciascuno, che rispecchiano la reale tricotomia della Trinacria. La Via dei Tramonti in occidente, percorre i luoghi che furono scenario della presenza dei fenici e degli arabi, i quali hanno lasciato una traccia indelebile nelle persone, nei nomi dei luoghi e nelle usanze. Inoltre, si pedala in una Sicilia desertica, sabbiosa, con pochissima vegetazione, dune e spiagge immense, una piccola Algeria in Europa. Il nome di questa via, deriva dal fatto che ogni sera si assiste a un tramonto mozzafiato da una spiaggia diversa. La costa meridionale, da Agrigento a Catania, invece, è percorsa dalla Via della Liberazione che percorre i luoghi in cui sbarcarono e si mossero in principio i soldati alleati della Operation Husky, la seconda operazione anfibia più vasta della Seconda guerra mondiale. Il territorio è meno brullo di quello occidentale, con più elevazioni, coltivazioni intense che producono ortaggi famosi in tutto il mondo, ed è caratterizzato da un fortissimo legame con la Magna Grecia. La costa settentrionale, infine, è quella più verde, caratterizzata da una fitta vegetazione e da castelli in bilico su scogliere a picco sul mare. Una piccola Normandia.


Nella guida proponi alcune deviazioni “a portata di pedale”: quali sono?
Le deviazioni “a portata di pedale” hanno la funzione di fare scoprire alcune chicche di difficile inquadramento all’interno di un itinerario lineare e coerente. Alcune, infatti, richiedono spostamenti in nave, è questo l’esempio di Favignana, una delle isole minori più ciclabili del Mediterraneo, altre richiedono una capacità atletica non sempre alla portata di tutti come la scalata dell’Etna, il vulcano più alto d’Europa. Ogni itinerario “a portata di pedale” propone un luogo con un fascino o una storia particolare per il quale valga la pena qualche goccia di sudore in più.


Il cicloturismo è un fenomeno in crescita: quali sono i vantaggi e gli aspetti positivi di viaggiare in bicicletta?
Il cicloturismo è un fenomeno in crescita, è vero, ma c’è tanta confusione, anche perché si tende a generalizzare l’argomento appesantendolo di argomenti che non necessariamente sono collegati a questo tipo di attività ricreativa. Uno degli equivoci più frequenti è di interpretare o promuovere il cicloturismo in chiave ambientalista. Questa è una forzatura dato che molto spesso per spostare biciclette e ciclisti, da e per i luoghi in cui pedaleranno, è necessario utilizzare veicoli a motore, aerei e navi. Inoltre, si tende a identificare il cicloturista come un turista in bicicletta. In realtà, credo sia meglio inquadrare il fenomeno in questi termini: il cicloturista non è un turista in bicicletta ma un ciclista in vacanza, sicuramente molto sensibile alle tematiche ambientali ma non necessariamente concentrato su queste, con un forte interesse per la forma fisica e con un incessante bisogno di libertà e autodeterminazione. Se visto così il ciclista si sgancia dallo stereotipo idealizzato negli anni scorsi, poco appetibile per chi deve costruire un mercato, e diventa uno sportivo, con buona capacità di reddito, desideroso di divertirsi, dunque, una risorsa fondamentale per il territorio dato che “dissemina” ricavi su diversi tipi di strutture con una spesa media giornaliera ben superiore ai 75 euro ipotizzati da diverse fonti. L’indotto del cicloturismo, inoltre, non è solo economico ma anche culturale perché influisce in modo positivo sulle nuove generazioni. Immaginate, ad esempio, l’impatto di stupore e desiderio di innovazione che un ciclista in bikepacking in forma smagliante, con un abbigliamento super tecnico e moderno e una bici che sembra un’astronave pronta per andare sulla luna, può avere su un ragazzino di un piccolo centro della costa siciliana abituato a trascorrere le sue estati fra la il lettino sulla spiaggia, il divano e la TV.

Raccontaci l’esperienza più emozionante che hai vissuto lungo questo itinerario.
Durante una delle tante volte che mi sono trovato a percorrere il Periplo in inverno, mi è capitato di pedalare, nei dintorni della Valle dei Templi, sotto un nubifragio. Mentre mi riparavo sotto una tettoia, osservavo i templi, immobili e possenti, inerti e calmi, tutti soli sotto la pioggia scrosciante. Mi sono commosso a pensare quanto fossero esposti come me, al carico della propria storia, con la nostalgia di un passato che non esiste più, destinati a sgretolarsi lentamente sotto i colpi incessanti del tempo. Però la loro immobilità e determinazione mi ha anche dato una nuova speranza per il futuro: qualsiasi burrasca passa, prima o poi, e lascia il posto alla bellezza dei fiori di mandorlo. Basta avere la giusta pazienza e forza.
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Il Periplo della Sicilia in bicicletta
Giovanni Guarneri Il prezzo originale era: 19,00 €.18,05 €Il prezzo attuale è: 18,05 €. Non disponibile