Accogliamo nel nostro catalogo “Tobia”, il capolavoro di Timothée de Fombelle 

Avvolto dalla notte, rannicchiato in una fenditura della corteccia, un ragazzo alto appena un millimetro e mezzo trattiene il respiro. Dalle Cime ai Rami Bassi, il nome di Tobia è ormai sulla bocca di ogni abitante dell’Albero. E l’Albero è l’intero mondo.

Diamo il benvenuto nel nostro catalogo a un libro a cui teniamo moltissimo, che ha segnato più di una generazione di lettori e che è tradotto in tutto il mondo. Ambientato in un’indimenticabile realtà in miniatura, dove i rami di una quercia sono interi universi, Tobia. La vita sospesa è il primo di due grandi romanzi di avventura, amicizia e amore, firmati da uno dei più importanti romanzieri contemporanei e uscirà in libreria edito da noi di Terre di mezzo martedì 4 novembre.

De Fombelle è un autore di cui è impossibile dimenticare il tratto distintivo: con la sua scrittura intensa e sognante, capace di raccontare temi delicati e sempre attuali, è uno dei più apprezzati maestri delle grandiose trame avventurose e picaresche. La serie di Tobia lo ha fatto conoscere al grande pubblico quasi vent’anni fa, e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui in Italia il Premio Andersen, nel 2007. Tobia è un eroe alto solo un millimetro e mezzo, che lotta contro ogni forma di soggezione per salvare il mondo ormai preda dell’avidità; la sua storia conquista per l’intreccio sempre avvincente e intrigante, con un messaggio sociale profondamente ambientalista e oltremodo attuale.

A trovare le parole esatte per parlare di questa fiaba ecologica è stato Telmo Pievani, filosofo specializzato in evoluzione: 

Dimenticatevi del vostro punto di vista. Lasciate perdere ogni residua prospettiva antropocentrica. In questo capolavoro di narrativa avventurosa microscopica, Timothée de Fombelle ci fa immergere in quel pluriverso brulicante di biodiversità che è un albero.

Telmo Pievani

A intercettare Tobia quasi vent’anni fa furono gli occhi brillanti dell’editrice Lodovica Cima, che lo fece tradurre in Italia, pubblicando la storica edizione con la copertina di François Place. 
In occasione di questo imperdibile ritorno alle stampe, abbiamo scelto di dare un completo restyling grafico alla serie. A realizzare la nuova copertina è stata un’eccellenza dell’illustrazione italiana, Mariachiara Di Giorgio, che già dello stesso autore aveva illustrato Victoria sogna (Premio Andersen nel 2018). 

Il nostro amore per l’universo immaginifico di Timothée de Fombelle risale infatti a più di dieci anni fa, quando abbiamo cominciato a immaginare la nostra collana per ragazze e ragazzi. Mentre cercavamo una bussola che indirizzasse le scelte editoriali dei nostri sogni, ecco che subito comparve, tra gli altri, Tobia: un romanzo che idealmente avremmo voluto in catalogo perché interpretava perfettamente l’idea di letteratura che stavamo cercando essendo un po’ il manifesto del libro d’avventura senza tempo… E non a caso il nostro primo libro della collana di narrativa per ragazzi fu proprio Victoria sogna!

Negli anni, abbiamo avuto l’onore di pubblicare altre splendide opere firmate da de Fombelle, ma l’emozione che abbiamo provato nel rivedere l’autore a giugno, a Parigi, proprio per parlare insieme al suo editore francese del rilancio di Tobia, è stata la stessa del suo piccolo eroe quando si lancia da fronde altissime per tornare a casa. 

E infine, chi più delle libraie e dei librai poteva gioire insieme a noi per questo nuovo viaggio sull’Albero? Qui i loro pensieri raccolti in un video!

La nostra avventura con Tobia inizia tanti anni fa e prosegue oggi e domani. A gennaio 2026 troverete ad attendervi il secondo volume conclusivo della saga: Tobia. L’ombra delle Cime. E non è tutto, perché in primavera avrete modo di sorprendervi ulteriormente con un altro prodigioso ritorno in libreria, ma di questo vi parleremo più avanti… 

A voi ora scoprire o riscoprire questi romanzi preziosi, con la speranza che ogni lettore e lettrice, grande o minuscolo, ritrovi in questo Albero la meraviglia di sentirsi parte di qualcosa di infinito. Perché i rami di Tobia, proprio come i libri stessi, possono unire mondi lontani.