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Valentina Levrini e Irene Penazzi raccontano “Un anno tra gli alberi”

valentina levrini irene penazzi

Chi non ha mai sognato una casetta sugli alberi?! Ed è proprio un sogno così ad aver ispirato “Un anno tra gli alberi”, albo di Valentina Levrini e Irene Penazzi, fresco di stampa in libreria! Abbiamo chiesto alle autrici di raccontarsi e raccontarcelo. Buona scoperta.

VALENTINA, vorresti presentarci Irene?

Il suo sorriso è la casa in cui ti accoglie.
La sua mano scava tratti impregnati di colore e gentilezza, come le tracce che ti lascia nel cuore.

E tu, IRENE, dicci qualcosa di Valentina

Di lei mi colpiscono gli scatti e le parole. Sono convinta che il suo sguardo sappia cogliere dettagli che io non riesco a vedere, e rendere visibili anche i più piccoli frammenti di memoria.
Attenta e premurosa, ammiro la sua sensibilità nei confronti del mondo verde che ci circonda.

Raccontateci del vostro albo Un anno tra gli alberi: VALENTINA, come hai composto i testi?

Un anno tra gli alberi nasce come calendario in collaborazione con il blog “Mammachilegge”. Per questa occasione, Irene ha disegnato diversi alberi, per poi selezionarne dodici, appunto, come i mesi. In seguito mi ha proposto di accompagnare le sue illustrazioni con un piccolo testo. Tanta è stata la ricerca da parte di entrambe per rispettare la stagionalità e la rappresentazione (visiva e a parole) degli alberi. Sono davvero grata di questo progetto che nasce da una grande amicizia e dalla comune sensibilità del nostro sguardo sulla natura.
Il lavoro sul calendario è stato comunque diverso da quello per il libro. Lì avevo pensato ad ogni mese come un’occasione diversa per conoscere un dettaglio di un albero o parlare con lui o ascoltarlo presentarsi. Come se per ogni primo giorno ci fosse un nuovo sguardo da svelare.
Col libro, invece, si è cercato di uniformare lo stile proponendo sempre una lettura che porti a stimolare la propria esperienza e sensibilità con la natura. Perché il ciliegio non resti un ciliegio, ma “quell’albero dai miei zii dove ho raccolto tre casse di frutta” o “dove mi sono macchiata la maglietta nuova regalata dalla nonna”.

IRENE, tu come hai lavorato alle illustrazioni?

Volevo raccontare delle stagioni e degli alberi in modo personale, affiancandomi all’idea di fondo che si respira anche nei miei albi precedenti, seguendo allo stesso tempo un’ispirazione diversa: ricercando tra le esperienze vissute e altre suggestioni alcuni momenti di relazione con gli alberi, dal particolare al generale.


Grazie all’aiuto di mio padre e mio fratello Francesco, che mi hanno suggerito alcune specie di alberi interessanti per le loro caratteristiche spiccate e peculiari, sono andata alla ricerca di forme, colori, fiori e frutta da disegnare. Sono partita dal nocciolo, che spicca coi suoi amenti gialli (infiorescenze, ndr) proprio in questo periodo dell’anno, e dei quali non mi ero resa conto prima; mentre la copertina è dedicata alla quercia, che è per me un albero speciale (già in Nel mio giardino il mondo si notano infatti tre querce, una per ognuno di noi fratelli). E ciò che desideravo tanto da piccola era proprio avere una casa sull’albero!
Ma prima ancora, in effetti, era stato il disegno di un abete, pieno zeppo di uccellini colorati sui suoi rami, realizzato per gli auguri natalizi, a farmi venire l’idea. E’ da lì che è partito tutto.

Per quale età o a chi consigliereste la lettura di questo albo? Come potrebbe essere usato secondo voi nelle classi?

VALENTINA Credo che sia un libro che propone diversi livelli di lettura: si può leggere ammirando solo le illustrazioni, le forme e i colori. Oppure si possono scoprire le parole, come giocano fra di loro, i suoni, i nuovi (o vecchi) significati. Oppure entrambe le cose insieme, invitando il lettore a far dialogare immagini e testi. Si può leggere tutto in una volta, come ci si può dedicare un piccolo momento ogni giorno per assaporarne lentamente un dettaglio.
Per questo motivo, direi che non ha età! Se i bimbi sono piccoli, può essere da spunto per l’adulto per creare storie e man mano che cresceranno, potranno sempre di più farlo proprio. Dalle elementari potranno leggerlo da sole/i! E gli adulti: per loro, sempre e comunque.

IRENE Io lo consiglierei a tutti: chi non vorrebbe essere nei panni dei protagonisti? Anzi, la sfida è proprio questa: perché non provare a fare quello che fanno i nostri tre bambini? Si potrebbe andare alla ricerca di un ciliegio o di un fico da razziare, oppure in un bosco di faggi in autunno a passeggiare o, perché no, aiutare un amico durante la vendemmia. A scuola lo utilizzerei nelle ore di scienze, geografia, poesia e storia, e in quelle di gioco all’aperto. Sia nella scuola primaria che in quella dell’infanzia. Ai nostri dodici (anzi, tredici) alberi se ne potrebbero aggiungere tanti altri ancora, andandoli a cercare, disegnare, raccontare, da soli o in compagnia.

Un bel trampolino di lancio per l’albo sarà la Bologna Children’s Book Fair! Dateci qualche anticipazione di quel che succederà con voi nei giorni della Fiera (6-9 marzo)

VALENTINA Che emozione, non vedo l’ora! Lunedì 6 marzo ci sarà un momento di firmacopie in Fiera, alle 14:30, proprio allo stand di Terre di mezzo, in cui incontreremo di persona lettrici e lettori. Inoltre, in occasione della rassegna “BOOM! Crescere nei libri” non mancheranno anche altre attività in cui saremo coinvolte, in città e nelle scuole.
IRENE Sì, esatto! Proprio lunedì, alle 18, inaugura la mostra con le tavole originali e alcuni bozzetti del nostro libro a Bologna presso la libreria Attraverso (Via Santo Stefano 80D); aperta fino al 2 aprile.
Insieme saremo coinvolte anche in un laboratorio con bambine e bambini, sempre in libreria (nel pomeriggio di domenica 5 marzo) e svolgeremo alcuni incontri nelle scuole.

Un pensiero o una dedica che desiderate condividere qui con i lettori

VALENTINA Vorrei fare una dedica ad ogni lettrice e ogni lettore, alla forza che si può scoprire o ritrovare nell’andare a fondo del dettaglio (della natura), riemergendo con la luce e l’unicità della propria esperienza.

IRENE La mia dedica, con questa foto, è più un invito a uscire di casa per osservare quello che ci circonda e a meravigliarci di ogni foglia, frutto o seme, che sono bellezza, colore e vita.

Credits foto in testata: Omar Carraro

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  • Terre di mezzo

    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

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