Le avventure di Carlotta al seguito dello strampalato zio musicista proseguono con un secondo episodio ambientato… in alto mare, stavolta infatti si va in crociera! Abbiamo intervistato Federico Appel, autore e illustratore per farci dare aggiornamenti. La serie è consigliata per bimbi dagli 8 anni come lettura autonoma. Particolarmente indicata per lettori avventurosi, amanti della musica e dei viaggi.
Federico, raccontaci di questo anno di pubblicazione di “Carlotta e lo zio elettrico. Un’avventura rockn’roll!”. Qualcosa che ti è rimasto più impresso, dai riscontri che hai ricevuto
Il libro mi ha abbastanza sorpreso. Per me è una storia da ridere, più che altro, uno di quelli dove non ci si identifica con i protagonisti ma si ride di loro. E per me questa era la parte più importante , mentre scrivevo. Ma in genere succede anche che ci scrive non sempre si rende conto di quello che fa, e poi ci si scorda. Negli incontri che ho fatto, intanto mi sono stati segnalati particolari che non ricordavo più (una volta mi hanno fatto una domanda su una certa Clara e io non mi ricordavo assolutamente di aver dato questo nome a un personaggio), ma poi ho scoperto che l’idea iniziale (quella di parlare di musica e di aneddoti musicali) funziona: una scuola che ho incontrato grazie al Festival Tuttestorie a Cagliari, mi ha accolto mostrandomi gli strumenti bizzarri che i ragazzi, leggendo il libro, avevano avuto idea di costruire. In più, sono venuti al laboratorio tutti vestiti da rockstar!



Ora parlaci di “Un’avventura in alto mare”: la trama, cosa ti ha ispirato
Intanto, devo ammettere che è la prima volta che riutilizzo dei personaggi di un libro per una nuova avventura. Ed è strano. Finora sono sempre stato abituato a scrivere, disegnare, immaginare storie con personaggi che poi abbandonavo (e di cui mi dimentico in fretta). In questo caso, invece, tornare con lo zio e con Carlotta è stato divertente, perché di ognuno di loro ho potuto esplorare lati inediti, anche se le caratteristiche principali rimangono quelle. La storia è molto semplice: volevo far fare a zio e nipote un altro viaggio. Un viaggio strano. E mi è subito venuta in mente una nave da crociera, con le sue orchestre viaggianti. Io non sono mai andato in crociera, ma mi incuriosisce molto e mi piaceva l’idea di poter disegnare qualche bella nave!



Il tuo passaggio di testo preferito e l’illustrazione che più ami in questo nuovo episodio, e perchè. E se c’è un richiamo particolare, qualche citazione tra le righe o nei disegni (come “Big Mama Wolf” nel primo episodio)
A un certo punto, lo zio deve scegliere un nome per la sua orchestra da crociera. E sceglie un nome che contiene quello di un’aragosta. In genere, scegliere i nomi è la cosa più difficile per me, perché sembra sempre che si debbano trovare nomi con mille significati, e quando devo pensarci mi ritrovo sempre con la testa vuota. Ma questa cosa dell’aragosta mi piaceva, e infatti ho inserito anche un costume da aragosta per lo zio.

Solo dopo mi sono reso conto che una canzone che ascoltavo spesso da piccolo (perché mio padre aveva una cassetta di quel disco che a me piaceva molto) si chiama proprio Rock Lobster (“Il rock dell’aragosta”) del gruppo B52’s (che è un gruppo un po’ folle, proprio come lo Zio Elettrico, e che una volta ha pure fatto una canzone per un film dei Flinstones). Mi è piaciuto scoprire che la mia mano, disegnante aragoste, stava in realtà riutilizzando cose che la mia testa già sapeva, ma non se ne era accorta. Dopodiché, mi è piaciuto, parlando di travestimenti, disegnare abiti che ricordano quelli di molti musicisti che mi piacciono, da David Bowie a Sun Ra.



Chi saranno secondo te i lettori di questa avventura?
Spero che siano viaggiatori, naviganti, capitani coraggiosi. E ascoltatori di musica di tutti i tipi!
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