Milano, Parigi, Copenaghen, Malmö, Stoccolma. Quasi 2.500 chilometri sulle tracce dei profughi siriani che dopo aver scampato la morte a Damasco cercano accoglienza in un paese che sia in grado di offrire loro un’opportunità per ricominciare.
Sono 11 gli scatti realizzati da Germana Lavagna che raccontano “Corridoio nord“, il reportage di Lorenzo Bagnolilungo la nuova via dell’immigrazione che spinge le frontiere da “bruciare” sempre più a nord. Una rotta invisibile ai radar delle polizie internazionali, che fanno finta di non accorgersi dei siriani che attraversano l’Europa. Francia e Italia non sono in grado di accoglierli, la Germania ha dato la disponibilità per prenderne 5 mila direttamente dai campi profughi dei paesi attorno alla Siria. Varcato il confine con la Danimarca, le possibilità di farcela aumentano. Partono dalla stazione Centrale di Milano, con il sogno della Scandinavia. Alcuni restano imbrigliati nelle frontiere, altri arrivano fino in fondo. Sono circa 20 mila, secondo i dati dell’Unione, i profughi siriani in fuga per l’Europa.
Il reportage di Lorenzo Bagnoli in versione integrale è pubblicato su terre.it alla pagina: http://bit.ly/1crq5wd