Ieri se ne è andato un amico, e per molti qui a Terre di mezzo, un maestro.
Giornalista, regista, coordinatore della Scuola di Giornalismo dell’Università Cattolica, ideatore del festival di Giornalismo d’Inchiesta (Dig), Matteo Scanni ha condiviso con noi le sue capacità umane e professionali, ci ha accompagnato a cercare la verità profonda, a non accontentarci delle apparenze, a sopportare la fatica di farsi le domande giuste anche se scomode. Ad usare poche parole, ma precise.
Perché lui era così, un ragazzo dall’innata timidezza, dall’elegante riservatezza, tenace e caparbio, un vero mastino: aveva fiuto per le notizie e per le persone. Non si risparmiava e ti insegnava a fare altrettanto superando i confini, attraversando le Terre di mezzo e provando a raccontarle in un’inchiesta, un reportage, un documentario. A lui si devono generazioni di giornalisti e una buona parte della nostra storia.
Per questo, Scanni boy, a te, oggi, va il nostro grazie! E un abbraccio a chi sempre, instancabilmente, portavi nel cuore.
Elena Parasiliti
per la Redazione di Terre di mezzo e Fa’ la cosa giusta!
(Foto: Affari Italiani)