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Il nostro saluto a Francesco Cappelli, storico preside del Trotter e assessore della giunta Pisapia

francesco cappelli

L’istituto comprensivo di via Giacosa sarà intitolato a Francesco Cappelli! La cerimonia coinciderà con i festeggiamenti dei cento anni delle storiche scuole della “Casa del Sole” al Parco Trotter, il 7 maggio 2022, con una cerimonia pubblica per l’intitolazione dell’istituto.

Non ricordiamo di averlo mai visto senza sorriso.

In questi giorni così convulsi ci ha lasciato Francesco Cappelli, insegnante, preside e Assessore all’istruzione durante la giunta del sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

Noi l’abbiamo conosciuto quando dirigeva la scuola del Parco Trotter, il comprensivo “Casa del Sole”. Una scuola all’avanguardia nell’inclusione dei bambini e delle bambine. Il posto dove in primo luogo grazie a lui ha trovato condivisione e ospitalità un sogno: il laboratorio di scrittura creativa per bambini, che lì è nato come progetto pilota nel 2009.

E proprio i ragazzi del laboratorio di scrittura creativa La Grande Fabbrica delle Parole avevano organizzato, nel 2013, a  Fa’ la cosa giusta!, una intervista a Francesco Cappelli, allora Assessore all’istruzione.

Vogliamo ricordarlo proprio così: mentre rispondeva, col suo sorriso accogliente, a tutte le domande dei bambini.

Intervista a Francesco Cappelli, a cura de La Grande Fabbrica delle Parole

L’ annuncio è stato dato al microfono: “Francesco Cappelli sarà qui a momenti”. La piccola assemblea riunita sul tappeto, in ordine più o meno sparso, inizia a fremere. Qualcuno scopre l’ultima urgenza e la maestra si prodiga verso la toilette più vicina, qualcuno si guarda intorno spaesato: “Non mi ricordo più che domanda devo fare … all’ascensore?!?”. “L’ascensore” in questione è… l’Assessore all’istruzione del Comune di Milano, Francesco Cappelli. Ad attenderlo, un’ottantina di alunni di due scuole milanesi: la Casa del Sole (5A e 5B) e la Nolli Arquati (5A e 5E).

Ognuno ha in mano un biglietto di carta, rigorosamente scritto a mano: per incontrare le istituzioni bisogna essere più che preparati e le domande scritte nero su bianco aiutano a non perdere di vista i problemi importanti.

Il question time ha inizio, e il match tra le due scuole si fa subito acceso. Ma le regole sono condivise: si parla uno alla volta, prima un istituto poi l’altro, ci si ascolta e soprattutto si lascia rispondere l’assessore. Tra il tu o il lei -quando si è gentili- corre poca differenze.

Qual è il suo lavoro di assessore?
Il mio è un lavoro di gruppo, lavoro all’interno di una squadra che si occupa di governare la città. Mi occupo dello stato di salute degli edifici scolastici, visito le scuole di Milano per capire di che cosa hanno bisogno, intervengo nelle situazioni di emergenza e coordino le scuole dell’infanzia e i nidi. La nostra città è una delle pochissime che si prende cura delle scuole rivolte ai più piccoli, nella maggior parte dei Comuni d’Italia è lo Stato che se ne occupa. Noi però crediamo che da Milano si riesca meglio a governare tutto ciò che riguarda i cittadini.

Stavi meglio in pensione oppure stai meglio adesso che sei assessore?
A dir la verità, io sto bene quando riesco a dare quello che posso per il bene comune. Credo che una società buona sia capace di utilizzare i pensionati, anche chi ha 68 anni come me, per l’utilità di tutti. Smettere di lavorare non deve significare aver finito di dare.

A noi bambini piacciono i laboratori, potresti finanziarne almeno 5 o 6 l’anno?
Il Comune, come molte delle vostre famiglie, non ha tanti soldi, ma vi suggerisco di usare i laboratori che riuscite a fare per imparare ad inventarne altri. Tutto ciò che si fa diventa realmente utile quando ci insegna qualcosa e quando ciò che abbiamo imparato riusciamo a reinventarlo da soli.

Nella nostra scuola, in viale Romagna, abbiamo solo un cortile di cemento per la ricreazione e quando cadiamo ci facciamo male, può fare qualcosa?
Sto girando per le scuole di Milano per capire i problemi dei bambini e degli edifici che li accolgono, continuerò a verificare per trovare le soluzioni migliori.

A noi piacciono molto le ore di motoria. Ma non tutte le scuola hanno palestre sufficienti per fare due ore di sport la settimana …
Vorrei riuscire ad aprire le scuole che hanno più possibilità per facilitare quelle che ne hanno meno. Ad esempio, mi piacerebbe organizzare una collaborazione con il Conservatorio e con i suoi musicisti per portare la musica nelle scuole, perché so che anche la musica è carente. Ci sto lavorando.

Ogni tanto vorremmo dormire insieme nella palestra della scuola, può darci il permesso?
Dovreste chiederlo al vostro dirigente scolastico, ma il consiglio che vi do è di dare un senso alla vostra richiesta: potreste chiedere di dormire insieme magari dopo aver fatto un’osservazione del cielo stellato.

Lei è stato il nostro preside alla Casa del Sole: ci ha scelto oppure ha obbedito agli ordini di un suo capo?
Prima sono stato preside della scuola di Lacchiarella, in provincia di Milano, per 16 anni. Un giorno mi sono accorto che stavo proprio bene in quella scuola e che pure i docenti e gli studenti stavano bene, perciò ho capito che potevamo anche lasciarci. È giusto lasciarsi quando insieme si sono raggiunti buoni obiettivi. Ho scelto la vostra scuola, ma non la conoscevo. Poi ho iniziato ad amarla.

Quello che ha imparato come preside le è utile adesso che è assessore?
Negli anni ho imparato che ci sono tanti bambini provenienti da Paesi diversi, con cognomi differenti, che sanno stare bene tra loro. Questo tanti adulti non l’hanno capito e io spero di aiutarli. Ma spero di aiutare anche voi a capire che siete il futuro e che da grandi non vi dovete dimenticare di quanto di bello avete vissuto a scuola, accanto a bambini di tutto il mondo.

Lei non crede che alcuni bambini potrebbero diventare suoi collaboratori, per aiutarla a capire di cosa hanno bisogno gli studenti di Milano?
La tua è una bella proposta, proverò ad organizzare una squadra di collaboratori a rotazione tra i bambini delle diverse scuole.
Il tempo di un’ultima domanda: la più importante.

Una mano si alza. Nel nostro cortile ci sono i Ginko biloba, i loro frutti puzzano e si appiccicano alle scarpe, viene ad aiutarci?
Verrò a spazzarli via volentieri, anche da assessore.

L’intervista che pubblichiamo in queste pagine è frutto dell’incontro organizzato nel marzo scorso a Fa’ la cosa giusta!, tra l’assessore all’istruzione, Francesco Cappelli, e gli alunni di due scuole di Milano. Un’idea nata da Terre di mezzo e dalla Grande Fabbrica delle Parole per rendere i bambini protagonisti anche della politica. Nell’illustrazione, insieme all’assessore e ai bambini, Elena Parasiliti (sulla sinistra) e Francesca Frediani, responsabile della Grande Fabbrica.

Illustrazione: Manuela Gallina
Testo: Elena Parasiliti
, Terre di mezzo

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    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

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