Questa settimana abbiamo letto l’albo illustrato Il banchiere di semi e altri mestieri per salvare il mondo, fonte di ispirazione per riflettere su temi impegnativi come la sostenibilità, il rispetto per
i nostri simili e per l’ambiente che ci circonda la Terra, l’importanza di lasciare un’impronta positiva nel mondo attraverso le nostre scelte.
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Il banchiere di semi
Julie Bernard Il prezzo originale era: 16,00 €.15,20 €Il prezzo attuale è: 15,20 €. Aggiungi al carrello
Quando penso a come trattare in classe tematiche legate all’Educazione Civica, da maestra di Scienze, il mio nucleo tematico preferito è quello della Sostenibilità. Cerco, attraverso le scelte che facciamo in classe, di rendere questo concetto visibile e concreto: è il caso della carta riciclata che stiamo producendo con i nostri scarti, o dei mini terrari nei vasetti degli omogenizzati.

L’ATTIVITÁ PROPOSTA IN TERZA PRIMARIA
L’albo non è stato, questa volta, l’incipit della nostra attività. Per focalizzarci sull’attenzione alle “piccole cose” che possono cambiare il mondo abbiamo infatti iniziato con una riflessione personale: “Che lavoro vorrei fare da grande?”.
Non sempre è facile esporsi, inoltre i bambini tendono ad influenzarsi l’un l’altro; quindi
ho proposto a ciascuno di disegnare se stesso da grande, cercando di illustrare il proprio desiderio con un disegno e di scrivere una breve spiegazione.
(Per inciso: se avessero fatto a me questa domanda, fin dai primi anni della scuola dell’infanzia la risposta sarebbe stata: “La maestra! Perché voglio cambiare il mondo”. Lo dico sempre ai miei
alunni, che il mondo non lo cambiamo mica noi grandi. Possiamo farlo ma insieme a loro, che sono il futuro!)
Ho consegnato poi ai bambini un semplice foglio piegato, chiedendo di non guardarci dentro subito, ma chiudere gli occhi trenta secondi prima di iniziare, provando a immaginare se stessi nel futuro.
La scheda didattica da scaricare e stampare
Dopo questa prima attività, che si è conclusa con un momento di condivisione in plenaria, abbiamo letto l’albo, che ha offerto lo spunto per una ulteriore riflessione: i mestieri sono molti di più rispetto a quelli che comunemente conosciamo. Elemento comune, tra tutti i lavori immaginari/ti narrati nell’albo, è l’obiettivo di rendere più pulito, abitabile e inclusivo il nostro pianeta.
Abbiamo riflettuto su quei “lavori” chiedendoci quale fosse il più “strano”, quello che non ci aspettavamo, quello che ci ha incuriosito…. e chiedendoci se questa lettura avesse smosso qualche desiderio diverso, per il nostro “lavoro futuro”. Terminata la discussione, ogni bambino è stato invitato a girare il foglio e inventare un nuovo lavoro “green”, pensando a un’attività ecologica o comunque indirizzata al miglioramento della vita di tutti. Per rendere l’attività ancora più divertente, sfidante e creativa, ho chiesto ai bambini di scrivere una descrizione della loro proposta in due o tre righe, cercando di costruire una rima, per richiamare lo stile poetico dell’albo.


Alla fine, ciascun bambino ha presentato il proprio disegno alla classe leggendo le rime. Questo momento di condivisione è servito a stimolare la fantasia, il senso di comunità e la consapevolezza
che davvero ognuno, con un piccolo gesto, può fare la differenza.
L’attività proposta – che unisce educazione ambientale, sviluppo delle competenze espressive e riflessione personale – mi ha permesso di parlare di un tema alto come quello delle professioni “green”, ovvero quelle che non mirano solo agli interessi economici. A volte, basta un sogno per cambiare il mondo; e forse la Scuola deve tornare a sognare e far sognare ai propri studenti il futuro.
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