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Valeria Docampo racconta “Il tempo delle ciliegie”

Novità in libreria, un nuovo albo dell’amata coppia autoriale Agnès de Lestrade e Valeria Docampo: Il tempo delle ciliegie, qui raccontato dall’illustratrice!

Valeria, hai illustrato Il tempo delle ciliegie su testo di Agnès de Lestrade, come già nel bestseller La grande fabbrica delle parole. Raccontaci come è nato il progetto e come avete lavorato insieme

Agnés mi aveva inviato questo manoscritto nel 2018, mentre stavo lavorando alla versione illustrata di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Ricordo che mi piaceva la storia e soprattutto il rapporto di complicità tra la nonna e la nipote.
Tuttavia, c’era qualcos’altro, un significato più profondo che però non ho colto immediatamente. Quando nel 2020 il mondo intero si è fermato a causa del lockdown, e le nostre vite sono cambiate completamente per un lungo tempo, allora sì ho capito di quali altre cose parlava questa storia:
è il racconto di un mondo fragile, che da un giorno all’altro può diventare grigio e dove “la gioia di vivere” può scomparire. Ci fa notare, inoltre, che anche nei luoghi dove succedono cose molto brutte, ci sono sempre bambini che giocano e sognano.
È un libro che riempie di speranza, perché alla fine il sole sorge dopo ogni tempesta e ogni bambino con i suoi nuovi sogni e idee può cambiare il mondo e abbattere le rigide e sterili convinzioni di noi adulti.

Che tecnica hai usato per le illustrazioni? Come ti sei sentita a non poter usare nessun tono cromatico per la maggior parte del libro?

La tecnica utilizzata per la prima parte del libro è stata l’acquerello su carta. Ho usato solo un quadratino di acquarello nero, per la parte monocromatica. Per la seconda parte, ho usato la tempera acrilica.

È stata una grande sfida per me trasmettere l'”assenza di colore” nella prima parte. Per questo ho avuto l’idea di collocare la storia in un’ambientazione normalmente super colorata. In una cultura in cui il colore è onnipresente. Ecco perché ho immaginato Nina come una ragazza figlia di coppia mista che potrebbe vivere su un’isola o da qualche parte nei Caraibi. Luoghi dove la natura e la cultura esplodono di colori e sapori, dove tutti i sensi sono costantemente stimolati.
Immaginare quei luoghi senza colore mi ha fatto pensare a come sarebbero stati i quadri di Paul Gauguin senza colore. Gauguin è stato una grande fonte d’ispirazione per questo libro. Proprio come le vecchie fotografie in bianco e nero, dove il bianco non è mai bianco puro, e così pure il nero.
Ho lavorato molto sulle sfumature del nero su carta, creando gradualmente luci e ombre, sperando che lo spettatore sentisse che dietro quel monocromo c’era una grande ricchezza… di colore.

Quale parte del testo è la tua preferita e perché?

Mi sono piaciuti molto i dialoghi tra la nonna e sua nipote. Nina immagina qualcosa che non ha mai visto: il colore. Qualcosa di nuovo che rende le cose più belle e golose. Siamo abituati a colorare. Ogni anno, però, dopo un lungo inverno grigio, siamo sorpresi dall’arrivo della primavera, che porta colori e profumi e ce la godiamo come se fosse una novità assoluta!

Chi saranno, secondo te, i Lettori di questa storia?

Come molti dei miei libri, penso che questa storia possa essere apprezzata da una bambina o un bambino di 4 anni, oltre che da un adulto.
Cerco sempre di fare un libro aperto e lavorare su diversi livelli di lettura. La “profondità” di ogni storia dipende dall’età e dall’esperienza di ciascun lettore.

Un messaggio speciale che vorresti lasciare ai tuoi lettori in Italia?

Vorrei ringraziare tutti per l’affetto che sento nei messaggi che ricevo e per la fedeltà nel seguire con entusiasmo tutti i miei lavori. Spero che vi piaccia leggere questo nuovo libro e non vedo l’ora di incontrarvi presto di persona. Per le bambine e i bambini, ho preparato un coloring tratto dalle tavole del libro!

Referente Terre di mezzo Scuola, "legge" il catalogo dell'editore con i suoi grandi occhiali per trasformarlo in uno strumento accessibile e utile a chi vive e opera nella comunità educativa. La cosa che ama di più è conoscere le persone per condividere idee e lavorare insieme, quindi lascia sempre l'indirizzo [email protected] ed è felice di trovare tanti messaggi nella casella di posta.

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