Louise Mézel, illustratrice, racconta “Cookie credi ai tuoi sogni”

Abbiamo intervistato per voi Louise Mézel, illustratrice di Cookie. Credi ai tuoi sogni (scritto da Martine Laffon), libro finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2022 categoria anni 6+. Buona scoperta!

Louise, sul tuo sito ti presenti così:

“Qualche nota di colore e il ritmo dei pastelli. L’illustrazione è per me come la musica: una interpretazione”. Raccontaci qualcosa di te e della tua “musica”!

Sono nata a Parigi e sono appassionata di elefanti e innamorata di Roma dove ho vissuto e dove ho capito che volevo disegnare. Avevo 21 anni, ho iniziato a studiare illustrazione a Bruxelles (ESA Saint-Luc). La mia musica è veramente iniziata con la chiave di violino, perché da piccola suonavo il flauto. Questa pratica mi ha molto influenzata nella vita e sono molto grata alla mia insegnante che amavo molto e che ci faceva anche suonare in gruppo spettacoli come La Bella Addormentata. Mi sentivo proprio come un abitante del bosco, un uccellino, quando ho suonato quell’opera. Il flauto mi ha insegnato molto e anche a dedicarmi a una pratica un po’ “gratuita” e solo bella, diciamo. Trovo stupefacente pensare che nella musica classica, per tanti musicisti diversi (e dunque interpretazioni diverse) esiste solo una partitura di base, una scrittura unica. In questo senso credo che l’interpretazione musicale sia simile al processo di illustrazione di un testo.
Crescendo, ho sempre mantenuto il piacere di ascoltare ed interpretare i testi attraverso le mie emozioni, sia alla facoltà di Lettere, sia più avanti come illustratrice. Per questo, sono stata molto felice di scoprire che Cookie ha anche lui una predisposizione per il canto e il pianoforte! Leggo molto lentamente e, a volte, ho bisogno di alternare la lettura con gli schizzi, questo mi aiuta a capire i rapporti tra i personaggi di un romanzo quando ce ne sono molti! In questo periodo, mi interesso molto alla letteratura per ragazzi. Riscopro i libri di Marie-Aude Murail, Susie Morgenstern ed altri autori. Ho letto, per esempio, il bellissimo romanzo Ci sono bambini a zig-zag di David Grossman, e Il segreto del bosco vecchio di Dino Buzzati (il primo libro che ho letto non in traduzione ma in italiano).

Ora parliamo di Cookie credi ai tuoi sogni: dicci come sei venuta a conoscenza del progetto, come hai lavorato con l’autrice, cosa ti è stato di ispirazione e quale tecnica hai usato per le illustrazioni

Nell’autunno 2020, il mio editore francese, La Joie de lire, mi ha proposto di fare delle prove per il testo di Cookie. All’inizio, ho dovuto concentrarmi un bel po’ per capire le invenzioni di questo cane, e sentivo già che ci volevano tanti disegni per far comprendere la “follia” di Cookie. Non ho contattato l’autrice del testo, Martine Laffon, in quella fase, perché preferivo non essere influenzata nella mia interpretazione. Volevo entrare nella mente di Cookie! Ho cercato un tipo di cane tenerone, per andare col mio stile (a matita). Ho digitato su internet : “cane” + “tenero” e forse ho aggiunto “giapponese” non so perché, forse perché ammiro molto alcuni illustratori giapponesi. Così, ho trovato il cane “shiba inu” e me ne sono immediatamente innamorata.

Disegnando Cookie e le sue invenzioni, la cosa magica è stata che mi sono sentita davvero come lui. Non sapevo dove stavo andando, mentre disegnavo 36 banani per la trasformazione di un cane in anatra, ma… alla fine, fidandomi del testo scritto da Martine, c’era sempre un punto di arrivo. E questo mi ha dato grande soddisfazione. Spero che i lettori avranno la stessa felice esperienza. 

Al momento di questa intervista, Cookie è finalista nella fascia 6-8 anni del Premio Strega Ragazze e Ragazzi! C’è qualche aspetto che ti ha colpito particolarmente, tra i riscontri che stai ricevendo da quando è stato pubblicato il libro? 

È un grande onore di vedere Cookie finalista. Cookie è secondo me, un testo assai originale: sono felice che questo aspetto non gli impedisca di essere apprezzato da molti.
Ho anche sentito dire a più parti che è un libro che fa molto ridere, e questo dello humor in Cookie è un aspetto al quale non ho subito pensato, ma che in effetti esiste, e trascina il lettore!

C’è un posto dove ami lavorare? Com’è il tuo studio?

Oggi lavoro tra Parigi e Tel Aviv. A Parigi, il mio spazio non è molto ordinato. Come dice il mio compagno, è vero che passo molto tempo a riordinare, ma anche a disordinare!
A Tel Aviv non ho ancora una postazione dedicata, ma… ci sto lavorando! 

Progetti per il futuro che ti va di condividere con i tuoi lettori qui in Italia? Qualche anticipazione dei tuoi prossimi lavori?

Ci sarà un seguito di Cookie! Sto lavorando anche molto sugli episodi della serie Rolando Lelefante (Sinnos Editrice).  Ci sono anche nuovi e diversi progetti: storie coi dalmata, con un cavallo, un diario di viaggio illustrato… e poi ancora altre cose. Per ora segrete, però!