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Daniela Carucci e Giulia Pastorino raccontano “Dentro me cosa c’è?”

carucci pastorino

Gli albi sono uno strumento potentissimo per esplorare con i bambini i cambiamenti della crescita e del proprio corpo e addentrarsi nel variegato mondo delle emozioni. Dentro me cosa c’è? è il risultato dell’esperienza “sul campo” di Daniela Carucci e Giulia Pastorino, che trovate raccontata qui, insieme al loro profilo di autrici!

Daniela, vorresti presentarci Giulia? E tu, Giulia, dicci qualcosa di Daniela

DANIELA Giulia è bella. Cammina con i sandali, si rasa i capelli, balla. Giulia è silenziosa e ha le mani forti che tracciano sul foglio forme e colori, disegni che arrivano da giù: dalla terra brulicante, dalla pancia in subbuglio, dai pensieri che si intrufolano. L’idea di quest’albo è nata con lei accanto, sin dalle prime parole questa storia chiamava il suo segno. Quando scrivevo, creature “giuliesche” si muovevano nella mia testa.

GIULIA Daniela ha un’adorabile frangetta cortissima, dei ricci capricciosi e una voce che ti sorprende. Parla con un tono delicato e pacato, ma non bisogna farsi ingannare, perché quando vuole la sua voce diventa potentissima, raggiunge anche i bambini più lontani (da vera attrice). Daniela sa accogliere e interpretare le mie parole confuse, si prende cura di chi le sta vicino con le sue orecchie capienti e il suo sguardo attento. Sa raccontare con parole scelte minuziosamente tutto ciò che le passa dai ricci e dal cuore, con dolcezza e originalità.

Raccontateci del vostro albo “Dentro me cosa c’è?“: Daniela, come è nata l’idea? Giulia, tu come hai lavorato alle illustrazioni?

DANIELA Qualche anno fa, Giulia ed io abbiamo condotto un laboratorio teatrale con una dozzina di bambine e bambini in collaborazione con la Cooperativa “Il Laboratorio” di Genova. Io ho curato la parte del gioco, dell’espressione teatrale e, poi, della drammaturgia. Con i bambini ci siamo raccontati le emozioni e i pensieri che arrivano di notte, quando a volte ci sembra di essere assaliti da creature, strambe, da mostri paurosi. A un certo punto, è arrivata l’idea di disegnare tutti insieme una grande creatura fatta da pezzi di corpo strani e sorprendenti,  che appariva sul palco alla fine di tutto, una visione accompagnata dai pensieri dei bambini detti “fuori campo”.  Lo spettacolo lo abbiamo chiamato In una notte e la locandina di Giulia era bellissima. Il libro racconta un’altra storia, ma la radice è dentro a quel tempo e a quell’incontro.

GIULIA Un giorno piovoso, Daniela mi invita in un bar storico nei carruggi di Genova. Ordina il suo solito caffè marocchino senza cacao e tira fuori il suo progetto. Mi racconta che è nato con il nostro laboratorio, grazie ai bambini e agli incontri di poco tempo prima. Mi propone di illustrarlo e… indovinate un po’ cosa ho risposto!? Ho usato tecniche diverse, come sono solita fare, ma principalmente uso i pastelli ad olio, che amo per la loro matericità, i colori intensi, la morbidezza. Sono come degli amici fidati che non tradiscono mai. Li mischio con matite colorate ma anche pennelli digitali. Non tutti lo sanno, ma uso molto il programma Photoshop: lui mette insieme i pezzi, io aggiungo dettagli, pulisco sporcature. 

Daniela, per quale età o a chi consiglieresti la lettura di questo albo? Come potrebbe essere usato secondo te nelle classi?

I libri per me non hanno età, ma forse neanche le persone ce l’hanno. Quindi, consiglio a tutti di leggere Dentro me cosa c’è? e di giocarci e riderci dentro. I pensieri e le idee che mi portano a scrivere le storie riguardano sia i piccoli che i grandi, ma il modo con cui le scrivo mi avvicina all’infanzia, a quella parte di me e del mondo.

Laboratorio con le classi Quarte scuola Thouar (Genova Prà)


Giulia, c’è un posto dove ami disegnare? Com’è la tua scrivania? 

A volte sogno di lavorare in una veranda di una vecchia casetta in campagna con vista sul mare.  Ahimè dalla mia casa entra poca luce, anzi pochissima e la vista dà sul vicino di casa al quale potrei stringere la mano sporgendomi un poco dalla finestra.
Lavoro sul soppalco di casa. Il mio studio è a due passi dal letto in cui dormo e, ad essere sincera, mi piace lavorare in pigiama. La mia scrivania non si può certo definire ordinata. Mi sono quasi convinta che le briciole dei pastelli ad olio sul tavolo abbiano un certo fascino così da non doverli pulire ogni volta che inizio a disegnare. Attendo che si trasformino in un’opera meravigliosamente casuale. Per il resto ho un sacco di scatoline, cassettini e barattoli che mi aiutano a gestire il caos.

DANIELA Anch’io ho uno studio, ci tengo a dirlo! E’ una casa che condivido insieme ad altre persone, si chiama Studio Matita perché con la matita si scrive, si disegna, si schizza, si improvvisa, si pensa… Lo studio ospita anche corsi, stage, incontri. La mia scrivania, invece, è piena di libri e di fogli, a volte è vuota, quando ho bisogno di ordine nella testa, mentre nella libreria davanti a me ho altri libri che mi piacciono. Sotto la scrivania, invece, c’è spesso Alba, la mia amica cana bianca e pelosa che ha sempre qualche idea da suggerire, e non solo a me.

Un pensiero o una dedica (anche “disegnata”!) che desiderate condividere qui con i lettori

DANIELA La mia dedica per tutti è quella di guardare gli altri con meraviglia, e di cercare  la bellezza anche nelle parti diverse e “mostruose” di ognuno di noi. Non dobbiamo per forza essere tutti uguali, quello che ci rende diversi può aiutarci a scoprire parti del mondo e di noi che non ci aspettavamo.
GIULIA Vi auguro di mostrare sempre il vostro lato mostruoso e unico!

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    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

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