Benvenuti alla più grande cena mai vista – ah no, volevo dire: in classe Terza! Quest’anno, vorrei iniziare l’anno scolastico con i miei alunni leggendo il divertente albo La più grande cena mai vista, di Dario Pomodoro, illustrato da Lorenzo Sangiò.
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La più grande cena mai vista
Dario PomodoroLorenzo Sangiò Il prezzo originale era: 16,00 €.15,20 €Il prezzo attuale è: 15,20 €. Aggiungi al carrello
Ho scelto questo albo perché parla di “problemi” e quest’anno vorrei proprio affrontare con i miei alunni le 6 mosse per risolverli: imparando ad analizzare, pianificare una soluzione e usare strategie, impariamo ad affrontare i problemi di matematica vera, ma anche quelli della vita.
Nel testo, Monsieur Fourmi ha invitato a cena diversi animali, ma si scontra con il difficile compito di assegnare i posti a tavola: cane separato da gatto, pecora separata da lupo e così via. Il testo mi permetterà di creare anche un aggancio con le Scienze, visto che quest’anno affronteremo la catena alimentare.

Tra gli animali invitati a cena da Monsieur Fourmi, qualcuno vuole stare a testa in giù (il pipistrello), qualcuno al buio (il gufo), qualcuno nell’acqua (lo squalo)… creare un ambiente inclusivo, adatto a tutti, non è certo facile, e in classe non è diverso. Quante volte fatichiamo ad andare d’accordo tra di noi, a permettere a tutti di esprimere se stessi, e quante volte stentiamo a collaborare con i nostri compagni?


Penso che la storia de La più grande cena mai vista possa essere un valido spunto di riflessione con i bambini sull’importanza di creare un ambiente collaborativo, che accolga le diversità, nella consapevolezza che nessuno è per definizione il migliore e che di fronte ad un problema non c’è soltanto una strada per arrivare alla soluzione.
Vorrei, in un secondo momento, portare avanti la riflessione intrapresa, questa volta applicandola ad un’altra questione che sempre si pone all’inizio dell’anno: la disposizione dei banchi. Una scelta tutt’altro che neutra, che dice molto del tipo di didattica che si intende proporre. Ed è importante esserne consapevoli in primis noi come docenti, ma trovo positivo rifletterci su anche con i bambini. Vorrei sapere cosa pensano della disposizione dei banchi e provare a proporre un posizionamento “per isole”, che possa rafforzare la didattica collaborativa, dove i posti, in parte, vengono scelti da loro.
Come metodo per arrivare a una scelta condivisa vorrei sfruttare una proposta che avevo trovato in una guida qualche anno fa: l’utilizzo del Sociogramma di Moreno per conoscere meglio le relazioni all’interno della classe. Si tratta di un metodo di rappresentazione grafica delle relazioni sociali e delle dinamiche di gruppo che prende il nome dal suo ideatore, appunto, e si dimostra effettivamente uno strumento efficace per visualizzare e migliorare le relazioni sociali all’interno di un gruppo, favorendo un ambiente di apprendimento più coeso e inclusivo.
Le isole di lavoro saranno composte da gruppi di quattro bambini e, per renderle eterogenee
e favorire i legami di amicizia, si dovrà avere all’inizio l’accortezza di non mettere insieme studenti che abbiano rapporti conflittuali pregressi. Per formare questi gruppi, costruirò dunque un grafico in base alle risposte che i bambini daranno a queste due domande:
– Indica i nomi di tre compagni con cui ti piacerebbe lavorare in gruppo;
– Indica i nomi di tre compagni con cui pensi di avere qualche difficoltà nel lavoro di gruppo.
Questo mi permetterà di creare i primi gruppi usando un criterio affettivo, di vedere quali bambini risultano più “popolari” (scelti da più compagni) e quali bambini andranno supportati nella creazione dei legami. Ritirerò poi i bigliettini per creare una tabella a doppia entrata con – in verticale e in orizzontale – l’elenco dei miei studenti. Utilizzerò una “V” e una “X” per segnare nella
matrice le risposte del questionario, associando con priorità i bambini che si sono scelti
reciprocamente.
Lo scorso anno cambiavo i posti con cadenza mensile, per dare il tempo di instaurare legami di
collaborazione positivi. All’inizio del secondo quadrimestre, quest’anno, vorrò riproporre il questionario, per vedere se sono cambiate le scelte.
Ma tornando agli animali protagonisti della storia di Monsieur Fourmi: in quanti modi si possono quindi disporre intorno a un tavolo? Una volta creati i gruppi, mi piacerebbe che i bambini riflettessero su quanti sono i possibili modi per risolvere la questione e accomodare tutti. Questo li aiuterà a comprendere la fatica della maestra nell’assegnare i posti, che è la stessa di monsieur Fourmi nell’organizzare la sua cena.


Non entreremo nelle combinazioni, perché il calcolo sarebbe troppo complesso, ma mi piacerebbe far provare loro a disporre gli invitati in tavoli da 4, tenendo presente le richieste di ogni animale, per vedere che strategie usano:
Gatto, cane, topo, elefante, volpe, gallina, lombrico, lupo, pecora, pipistrello, squalo, civetta, tartaruga e lumaca: in quanti modi possono disporsi intorno a un tavolo?
Chiederò ai bambini di rappresentare i vari animali e fornirò loro 4 cerchi, così che possano
usare la rappresentazione come strategia di risoluzione del problema. Riusciranno i miei alunni a creare i tavoli per la cena di monsieur Fourmi? E riuscirò io a creare dei gruppi dove si possa favorire la socialità e la cooperazione? Lo scopriremo in questo inizio d’anno!
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