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Di che colore ti senti? Elaborare le emozioni con i bimbi

la regina dei colori_credits Sabrina Di Giorgio

Ah, quante volte ho raccontato la storia de La regina dei colori (Jutta Bauer) ai bambini incontrati durante i percorsi di arteterapia…
Malwida?? Che nome strano, si interrogano i bambini.
Si chiama così. È unica, come tutti noi.
Partiamo dall’inizio. La regina Malwida convoca i suoi sudditi: prima il Blu, dolce e leggero; poi il Rosso
selvaggio, in seguito il Giallo caldo e a volte dispettoso. Il risultato è una gran confusione di colori e
emozioni, così tutto non diventa grigio.
Grigio?? Come grigio??
Eh sì, quando proviamo tante emozioni forti e contrastanti, e non sappiamo metterle ognuna al suo posto, diventiamo tristi, profondamente tristi.
Disappunto. Silenzio. I bambini a questo punto mi guardano sempre con molta aspettativa.


Mica possiamo lasciare una regina lì, in un castello grigio, con un cielo grigio e un prato grigio?
Eh sì bambini, in effetti qualcosa succede. Malwida, dopo un po’, inizia a piangere.

Piange? Ma allora è ancora triste! Piangere non è bello!
Sì, ma qualcosa inizia piano piano a cambiare… A volte bisogna aver pazienza e saper aspettare. E a volte anche piangere può essere liberatorio.

E quindi?? Cosa succede?
E quindi, Malwida piange ma succede che le sue lacrime non sono grigie. Il blu, il rosso e il giallo sgorgano come fiumi dai suoi occhi. E ogni colore, ogni emozione, torna al proprio posto

Al proprio posto dove?
Nel cuore. Nella testa.

E ora Malwida è felice??
Ora la regina è splendente! Non è solo felice: la sua gioia è energia, è forza, è meraviglia, e pervade ogni cosa!
Wow! Menomale…


La regina dei colori è stata una delle storie che più è rimasta impressa ai ragazzi:

Lungo percorsi meravigliosi, ho potuto assistere a tanti arcobaleni che da grigi diventavano colorati. Tanti piccoli mondi, prima aggrovigliati, spenti, tristi, prendere vita e spiccare il volo


C’è un altro libro immancabile nella libreria dei nostri bambini, se vogliamo insegnare loro a
autodeterminarsi e avere sempre maggior sicurezza in loro stessi: si intitola Io non disegno, coloro! e l’autrice è Felicita Sala.

Durante i primi incontri di arteterapia – svolti in gruppo, come a scuola, o individualmente – spiego sempre agli utenti, qualsiasi sia la fascia d’età, che non è importante conoscere e padroneggiare delle
tecniche artistiche
, o avere delle particolari abilità nel disegno. Tutti siamo capaci di creare.
Eppure, non sempre risulta semplice interiorizzare e fare proprio questo messaggio.
No, Sabrina, io non sono bravo nel disegno.
Io faccio dei pasticci.
Le persone disegnate non mi vengono proprio.
Mia sorella è brava, ma io proprio no!

Per fortuna c’è il giovane protagonista di questa storia a venire in mio aiuto. Lui non disegna: colora! Si
sente più abile quando impugna i colori e non una matita. Preferisce non tracciare il confine delle sue
forme, ma riempirle.
Se fosse un artista famoso lo definiremmo astrattista. Certamente lui sa quale colore descrive ognuna delle sue emozioni e le definisce graficamente ad una ad una, anche tramite il tratto: spesso, leggero,
scarabocchiato, spezzettato…..
Poi arriviamo al punto della storia in cui gli viene chiesto di realizzare un autoritratto che racconti ciò che lo rende unico.
Oh no! Come farà se non disegna?
Semplice: lui sa che non è una cosa soltanto, è un guazzabuglio di cose. Creare qualcosa che ci rappresenti non vuol dire per forza creare un autoritratto realistico: tutt’altro! Spesso i disegni più autentici sono i più strambi!

La regina dei colori e Io non disegno, coloro! sono albi perfetti per introdurre ai bambini le meraviglie dell’arte. Entrambi ci raccontano il potere del processo creativo, inteso come strumento terapeutico e di auto-aiuto. E ci insegnano quanto sia importante evitare il giudizio verso le proprie emozioni e le proprie creazioni. Perché solo accettando le parti più oscure di sé, si può vivere felici. Una lezione che si può sperimentare già in tenera età, magari proprio partendo da queste piacevoli letture.
E non è tutto… in appendice al libro La regina dei colori, c’è una sorpresa! Un gioco di carte per allenarci,
insieme ai nostri bambini, a riconoscere e associare colori ed emozioni. Pronti? Alè!

Arteterapeuta per mestiere e per passione, disegnatrice da sempre! Le storie sugli scaffali della mia sconfinata libreria sono lo strumento terapeutico che utilizzo insieme a colori e pennelli con i bambini e con la mia Dora, 3 anni.

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