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Sara Trofa: quel “sassolino nel cuore” dei bambini

sara trofa

Càpita a tutti, anche ai più piccoli di sentire il peso di quel sassolino (a volte, una pietra) nel cuore. E ci sarà un motivo – possono essere tante, come per i grandi, le ragioni. Ma in fondo, cosa importa? L’essenziale è affrontare questa condizione, trovare il modo di “alleggerirsi” e tornare a sorridere. E l’amicizia vera serve anche a questo. Sara Trofa lo racconta nel suo albo (illustrato da Simona Mulazzani) Un sassolino nel cuore.
L’abbiamo raggiunta con questa intervista, per conoscerla meglio e farci dire di più su come è nata questa storia. Buona lettura.

Sara, raccontaci di te: com’eri da bambina e come ti definiresti oggi?
Da bambina ero avventurosa, empatica, introspettiva e spesso pensierosa.
Avevo sempre le mani inzaccherate, di terra, cartapesta, inchiostro. Mi era concessa molta libertà e sovente mi ritrovavo, non senza orgoglio, “decorata” di mercurio cromo. Inconvenienti del mestiere.
Aiutavo con la semina nell’orto, passeggiavo vicino al fiume raccogliendo pietre e bastoncini magici, esploravo curiosa l’officina di mio padre piena di attrezzi da fabbro, costruivo rifugi fra gli alberi tenendo d’occhio la strada con rotoli di cartone, leggevo appassionatamente e scrivevo poesie. Ora, da adulta, sono meno coraggiosa (o forse dovrei dire che ho più buon senso) ma, tutto sommato, pare che non sia molto cambiata! 

Insegni italiano agli stranieri, hai lavorato in una libreria, hai pubblicato già in Germania e in Francia e qualche mese fa è uscito Un sassolino nel cuore, il tuo esordio in Italia. Come è nata la passione per i libri e come ti sei avvicinata al mondo della letteratura per l’infanzia?
Libri, enciclopedie, dizionari, quaderni e matite sono stati preziosi compagni fin da quando ero piccola e all’età di circa 9 o 10 anni ho ricevuto in regalo una tanto sognata Olivetti, la macchina da scrivere!
Le mie radici sono nella poesia ma la scrittura mi ha accompagnato in diverse forme lungo tutta la crescita. Durante l’università ho tenuto alcuni blog letterari e ho iniziato ad appassionarmi a vari illustratori che ispiravano i miei testi. Nel 2011 ho scritto le prime storie per bambini, in realtà senza pensare da principio che sarebbero state per quel pubblico. L’anno seguente ho avviato una serie di collaborazioni creative in cui parole e immagini si intrecciavano e, da lì, il mio rapporto con illustratori e illustratrici è cresciuto sempre di più. Proprio con una di loro, Elise Wilk, ho poi pubblicato il primo albo nel 2015 in Francia. Adoro l’idea della commistione e dell’arricchimento reciproco attraverso modi diversi di espressione. L’albo illustrato ne è la perfetta realizzazione. 

Parlaci un po’ dell’albo Un sassolino nel cuore, di cui sei autrice insieme a Simona Mulazzani: da dove è nata l’idea?
Dentro di me ho spesso sentito una pietra nera, liscia liscia che, per quanta pioggia la lavi, non si consuma mai. Ho imparato molto tempo fa, però, che attraverso la cura e l’amore le cose terribili possono essere trasformate in cose terribilmente belle. E questa bellezza, di solito, è contagiosa, inarrestabile e potente.
Il testo di Un sassolino nel cuore è nato nel 2018 in forma di poesia, in un angolo del mio quaderno.

La maggior parte dei miei progetti ha una lunga gestazione, ma alcuni arrivano così, all’improvviso e con tutti i pezzetti al posto giusto, come un “parto-baleno”.
Dopo aver scritto il testo di Un sassolino nel cuore, l’ho lasciato sedimentare per qualche mese e solo in seguito l’ho pensato in forma di storyboard e dunque di albo.

La malinconia sembra essere quel sassolino nel cuore che appesantisce il protagonista. Credi che sia importante saper parlare di tristezza anche con i più piccoli?
Sì, ritengo sia fondamentale, perché è una realtà che anche i bambini vivono, ciascuno a proprio modo, e noi adulti dobbiamo fornire loro gli strumenti per affrontarla. La tristezza può abitarci, invaderci, a volte sembra che non andrà mai via e allora cosa facciamo? Mi premeva condividere con i piccoli che l’attenzione e l’aiuto reciproco possono fare magie portentose.   

Il 2021 è appena iniziato: progetti all’orizzonte, anticipazioni sui tuoi lavori che ti va di condividere?
Fra qualche mese uscirà il mio nuovo albo tedesco che ha per protagonista una zanzara esuberante e un po’ cocciuta. Per dirla tutta, io sono allergica alle zanzare, ma questa era proprio speciale e ho dovuto dedicarle un libro! 
Per quanto riguarda le altre storie, ne ho completate alcune che spero possano raggiungere presto i giovani lettori e ne ho tantissime in lavorazione. 

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Referente Terre di mezzo Scuola, "legge" il catalogo dell'editore con i suoi grandi occhiali per trasformarlo in uno strumento accessibile e utile a chi vive e opera nella comunità educativa. La cosa che ama di più è conoscere le persone per condividere idee e lavorare insieme, quindi lascia sempre l'indirizzo [email protected] ed è felice di trovare tanti messaggi nella casella di posta.

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