Silvia Amodio si laurea in filosofia con una tesi sperimentale svolta alle Hawaii sulle competenze linguistiche dei delfini. Giornalista, fotografa e documentarista, ha operato scelte espressive che coniugano etica ed estetica per affrontare temi complessi come la diffusione dell’Aids in Sudafrica, i casi di pedofilia nel clero, i bambini lavoratori in Perù, l’albinismo e la malnutrizione in Burkina Faso. Da alcuni anni promuove HumanDog, un progetto itinerante che indaga la relazione tra cane e padrone da un punto di vista zooantropologico. È spesso ospite di convegni e trasmissioni televisive e radiofoniche. Nel mondo della fotografia d’autore si è affermata esponendo in gallerie e spazi istituzionali in Italia e all’estero. Nel 2008 un’opera tratta dal progetto “Volti Positivi” è stata selezionata, unica italiana, al Taylor Wessing Photographic Prize, indetto dalla National Portrait Gallery di Londra. Le sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche.