Adolescenza: occhi nuovi per nuove domande

L’amore sconosciuto, di Rebecca Stead (trad. Claudia Valentini).
Dai 12 anni.

Bridge, Tab e Emily un giorno come un altro si scelgono, fanno un patto e iniziano a scoprire il mondo intorno con il suo disordine e le sue voragini di paura e felicità. 
Essere adolescenti è anche fare un patto indissolubile con gli amici. E’ stare in ascolto di ogni piccolo cambiamento di umore o espressione. È fiducia incondizionata. È stupore e dolore davanti al tradimento. È mettere insieme gusti, interessi e opinioni per capire chi si è e chi si vuole essere.
Ma soprattutto è scoprire l’amore, di cui gli altri parlano sempre senza rivelare mai niente di certo o abbastanza comprensibile. Per questo Bridge è piena di domande sull’argomento ed è decisa a trovare da sola qualche risposta. 
Di tutte le possibilità che un adolescente ha davanti a se’, quella di farsi domande su argomenti sempre nuovi è forse quella più importante e speciale. La capacità di vivere ogni cosa come qualcosa da scoprire e capire, la capacità di avere ogni volta occhi nuovi per nuove domande. La voglia di non pensare mai con un certo grado di noia ‘questo già lo so’. Ma piuttosto scovare una sfumatura inaspettata di una stessa domanda e andare avanti a cercare. 
Rebecca Stead dà voce a moltissime di queste domande, senza per forza offrire una risposta certa. Semplicemente raccoglie dubbi, incertezze, sfumature e grandi entusiasmi che portano con sé, forse, qualcosa che somiglia a una risposta o almeno a un punto di vista possibile.
Rebecca Stead riesce a cogliere ciò che si agita nella testa e nel cuore di queste tre ragazze e, ne sono convinta, non soltanto di loro.