Immagina. Frammenti di storie che non esistono ancora è un forte richiamo per ogni lettore che, nel fantastico e nel mistero, ha scoperto il terreno che fa fiorire il pensiero creativo. E anche per chi non ha mai considerato il potere immenso che un albo illustrato può avere sull’immaginazione.
Emily Winfield Martin usa poche parole, ma ne semina tante.
Quando fu il momento, non dovette partire da sola
Un libro che sfugge ai cliché
Emily Winfield Martin ci serve una storia, tante storie, avvolte nel mistero. E ci invita, nel silenzio dei messaggi scritti a mano, a immaginare, creare, fantasticare, sognare, supporre e presumere. Ciò che rende singolare e originale la natura misteriosa del libro è la freschezza della presentazione. Non ci sono le atmosfere cupe e i personaggi bizzarri che solitamente associamo all’elemento “mistero”. In questa non-storia, il mistero si posa dolcemente su pennellate di colori pastello con tante sfumature di verde morbido, e un nero che contrasta sempre con colori delicati, tagliati dal rosso:
un rosso corallo che non grida ma accompagna
Il mistero si forgia senza creare quadri drammatici per impressionare uno sguardo stupito, ma si insinua
grazie ad una armoniosa combinazione di testo e immagine. Immagina è un libro d’artista! Nel glossario della letteratura, e in quella dell’infanzia in particolare, si sta facendo sempre più presente il termine “libro d’artista”, un libro fatto ad arte che non conosce età e che porta con sé le caratteristiche del libro multidimensionale. È così questo albo, un crossover di universale bellezza che raggiunge il lettore di ogni fascia d’età, avvalendosi dell’equilibro perfetto tra l’illustrazione e un testo minimalista, lasciando tanto spazio per la sovrapposizione del pensiero del lettore.
Un libro per esplorare la propria capacità creativa
“L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata. L’immaginazione circonda il mondo.” Tutti abbiamo in mente questa citazione di Albert Einstein.
Immagina, però, non si limita a celebrare l’immaginario – prezioso dono che solo noi, esseri umani possediamo – ma diventa una cartina geografica di vite, luoghi, eventi e sensazioni. Una mappa piena e vuota al contempo: piena dei contorni e nei dettagli delle illustrazioni, ma con lo spazio bianco co-protagonista, per far muovere in ogni direzione i personaggi. È in questo spazio bianco che troviamo libertà di movimento.
Ginevra preferì una corona di fiori a una corona d’oro
Immagina è un libro da leggere e, nello stesso tempo, da scrivere. Penso sia il potere più grande di questo albo: farci sentire lettori e, nello stesso tempo, autori. Un libro che offre infinite possibilità per allenare la mente e che si posiziona tra gli alleati migliori dei docenti di scrittura creativa. Con i suoi infiniti spunti, diventa una sorta di “corso di artigianato letterario”. Storie aperte, che si possono cucire su misura sull’immaginario personale del lettore, immaginario che è un’impronta digitale della mente.
Quando si legge un libro, anche in presenza di una narrazione specifica, noi creiamo una nostra realtà, che prende colori diversi a seconda dell’intensità della luce che proiettiamo, unica e irripetibile. Questo processo immaginifico, però, il più delle volte rimane spontaneo e silenzioso, non ci invita ad andare oltre, a pensare che stiamo partecipando alla scrittura del testo: cosa che accade, invece, con Immagina.
Il suo cuore batteva come le ali di un uccello
Un libro che “si ribella” alla classica struttura narrativa
Apparentemente dotato di una struttura classica, Immagina si apre con una lettera rivolta ai Lettori. Un messaggio che funge da paratesto, da incipit. Andando avanti scopriremo che, in realtà, non ci sono inizi e non c’è una fine. Questa caratteristica sottolinea ancora di più la natura di liberta espressiva e creativa che porta con sé questo albo: nell’apparente continuità di figure quasi statiche, si nasconde un mondo brulicante di sogni, di storie e parole che possono vivere separatamente. Le storie di questo libro si trovano riunite, ma hanno vita propria. Abbiamo indizi, non abbiamo risposte. Le risposte, dobbiamo trovarle noi attraverso il viaggio bellissimo che ci regala Immagina.