Mi chiamo Pina e sono un topo.
Ho due anni e mezzo, e un naso grande grande bianco. Le orecchie e le zampette rosa.
Quando devo lavorare nella fattoria indosso una maglia a righe bianche e rosse, con sopra una salopette blu. Le scarpe sono gialle.
I vestiti che mi piacciono di più sono la maglietta rossa e i pantaloni a righe bianche e verdi.
Per andare al mare ho un costume con tante righe colorate.
Le righe ci sono sempre!
Per le occasioni serie, come i matrimoni, però metto un vestitino.
I miei amici sono lo scoiattolo Lillo e il pulcino Piopio, e con loro faccio tante cose.
Andiamo spesso alla fattoria, dove guido il trattore nei campi e controllo lo spaventapasseri.
Prendo le uova nel pollaio, mentre Lillo dà da mangiare ai pulcini affamati.
Raccolgo le verdure dall’orto, e anche la frutta, ne cresce così tanta!
Nel fienile, mungo la mucca e Piopio spazzola i cavalli.
Poi però cala il silenzio, e tutti devono andare a dormire, o forse no.
Gatti, pipistrelli, ragni, coniglietti, galli e pulcini aspettano qualcuno: voi!
Venite alla fattoria!
Aiutatemi a dar da mangiare ai pulcini e a mungere le mucche, faremo pure un giretto sul trattore!
I grandi dicono di me:
“Quali sono le ragioni per amarla? [..] Pina è un personaggio di grande inventiva; è piena di interessi; non è leziosa (al contrario di Giulio Coniglio); quel che dice fa, in altre parole è affidabile, non è saccente (al contrario della Pimpa), ma sa essere istruttiva, non è ironica ma sa far subito squadra. Attraversa la realtà, sempre sorridente. Ed è bella!
Lettura Candita – 5 giugno 2019