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Silvia Torchio, traduttrice, racconta “Sei tu che mi salvi”, di Jimmy Liao

silvia torchio

L’intera, cospicua opera di Jimmy Liao, taiwanese, maestro dell’illustrazione contemporanea universalmente riconosciuto, è tradotta in italiano da Silvia Torchio. Una preziosa custode, alla quale abbiamo chiesto di raccontarci come è andata la sua esperienza di traduttrice nella lavorazione dell’ultimo albo pubblicato, “Sei tu che mi salvi”.

Silvia Torchio racconta

Quando ho iniziato a tradurlo per l’edizione italiana, Sei tu che mi salvi era l’albo più recente di Jimmy Liao uscito a Taiwan, anche se dopo pochi giorni sarebbe giunta la notizia di uno nuovo già in arrivo in libreria! Jimmy Liao è un autore estremamente prolifico e generoso: le sue opere sono tante e molto diversificate per stile e genere. “Sei tu che mi salvi” rientra in quel filone in cui Liao si cimenta con un tema specifico, a lui particolarmente caro in un determinato periodo, che viene approfondito e sviscerato attraverso la creazione di numerose illustrazioni.
Stavolta, il focus era su uno dei gesti più caldi e intimi tra due esseri viventi (non necessariamente tra due persone): due fronti che si toccano ed entrano in sintonia. È un gesto che Liao stesso dice di compiere con la figlia, per esempio, o con i suoi adorati gatti.
Raccogliere tutte le illustrazioni e dedicare un albo a questa espressione di intimità e calore è diventato ancora più significativo nel 2020, pochi mesi dopo lo scoppio della pandemia da coronavirus. Un gesto del genere, prima così semplice e apparentemente scontato, è diventato difficilissimo, se non impossibile, e quindi ancor più prezioso.
“Sei tu che mi salvi” racconta il desiderio e l’urgenza di intimità, di coinvolgimento e di contatto e lo fa con quel misto di ironia, sarcasmo, malinconia e poesia che contraddistingue da sempre le opere di Liao da sempre. Sotto l’apparente semplicità dei suoi personaggi, tra i colori forti e brillanti delle sue illustrazioni, si cela tutta la bellezza e l’orrore del nostro mondo.
Come per ogni opera di Liao, tradurre il testo è stata un’immersione profonda e benefica per me. Mi è capitato di dover contattare direttamente l’editor taiwanese, per meglio comprendere il significato di alcune espressioni, in cui Liao alludeva, senza esplicitare.
Nel concreto, il lavoro principale sta nel trovare il giusto ritmo in italiano. Un ritmo che leghi tutti questi frammenti di vita e di esperienza attraverso una scrittura che, in alcuni casi, deve necessariamente allontanarsi dalle forme della lingua originale. In cinese, per esempio, e nella scrittura di Liao in particolare, sono frequenti le ripetizioni (anafore, parallelismi) ed è necessario ripensare a tutta la struttura, ribaltando la frase per alleggerirla e renderla fluida, senza perdere mai il senso, nel ritmo e nel significato.
Quando traduco le opere di Jimmy Liao, mi capita spesso di rimanere sorpresa, stupita, meravigliata dalle sue trovate, perché i suoi testi, oltre a essere poetici ed evocativi, sono originali, se non addirittura spiazzanti. Adoro quando smonta gli stereotipi, come nella pagina del polpo. Quando la sua passione diventa assoluta, come in quella dedicata ai gatti.


Quando racconta i dilemmi di banane sagge e pensierose. O quando è spietato nel raccontare che sì, siamo per l’accoglienza, ma quando decidiamo noi, come nella pagina dedicata all’extraterrestre.


Ma il mio passaggio preferito, che ho amato tradurre in parole per il libro e in immagini nella mia mente, è la citazione di un segreto che alla fine tutto il mondo conosce

Alla fine chi è stato a rivelare il segreto che io l’amo? Ma tu, naturalmente. Eri così felice che hai ballato nel vento, e il vento ha soffiato tra le chiome degli alberi. Tutte le piante l’hanno udito e riferito, la voce si è sparsa tra tutti gli animali, e alla fine l’ha saputo il mondo intero.

È l’idea che qualcosa giace nel profondo del cuore di ognuno di noi e che, attraverso l’espressione corporea di un’emozione, diventa condivisione con tutti gli altri elementi della natura, che sono in ascolto e lo propagano come seme nel mondo. La trovo un’immagine potentissima, di grande respiro, che rivela in modo originale e significativo la connessione tra tutti gli esseri del pianeta.

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    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

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