Un giorno, accompagnata dal suo fedele cane Pavel, Violetta si tuffa nell’erba alta del giardino e viene catapultata in un mondo magico abitato da minuscole creature, animali che parlano, pietre animate, spaventosi troll, guidati dal terribile Kaliban, che vuole distruggere il Giardino.
Violetta farà di tutto per salvarlo. Anche se dovrà affrontare quella stessa ombra che, nella vita reale, l’ha costretta a fuggire in quel luogo.
“Immergetevi”.
Così scrivono gli Autori, Paul Martin e J-B Bourgois sulla pagina zero di questo fantasy per giovani (e meno giovani) lettori. E allora, ecco quanto basta per tuffarsi e lasciarsi catturare: il primo capitolo del libro, che potete leggere qui in versione scaricabile (pdf per download e stampa).
Violetta Urlavento. L’incipit
Il giardino era immobile, dimenticato da tempo. Nessun canto di uccello tra gli alberi, nessun ronzio d’ape attorno ai fiori. Nemmeno una farfalla, neanche una coccinella, né un moscerino. Alcuni tulipani sull’attenti sembravano aspettare un’ispezione che non sarebbe mai arrivata.
In certi punti si era accumulato uno spesso strato di polvere sulle piante, sulle rocce e sugli alberi. Anche l’acqua degli stagni e dei ruscelli pareva essersi fermata! Nelle zone in ombra, dove il sole non spingeva mai i suoi raggi, si estendeva un liscio e uniforme manto di neve.
Persino sotto le radici dei ceppi, nei buchi dei vecchi tronchi o dietro le rocce non si udiva un respiro: il sonno degli abitanti era profondo come un pozzo. Quanto alle creature selvagge, dovevano essersi ben nascoste, perché nulla che corresse, saltasse, volasse o si arrampicasse animava i boschi,
le colline e le pianure del giardino addormentato.
Poi qualcosa si mosse…
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I personaggi di Violetta Urlavento
Intervista agli Autori, Paul Martin e J-B Bourgois
Intervista alla traduttrice, Eleonora Armaroli
Come è nato il libro. Il carnet di J-B Bourgois