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Tre giorni a piedi nelle colline del Chianti dalla Val di Chiana fino a Siena

Seguiamo il terzo itinerario proposto nella guida “Toscana a piedi” di Vincenzo Moscati e Milena Romano, e arriviamo attraverso la Val di Chiana fino a Siena, in tre giorni di cammino tra bianche sterrate, boschi e vigneti.

La zona collinare tra Siena e Arezzo è infatti rinomata per la produzione del Chianti, sia quello Classico, prodotto con uve coltivate nella provincia senese, sia quello dei Colli Aretini. Sono moltissime le aziende agricole lungo il percorso, e una sosta nella loro cantine è d’obbligo!

Si entra nella Val di Chiana e si procede verso sud-ovest, attraversando inizialmente una zona di pascolo in cui non è difficile avvistare qualche capo di bestiame, tra cui i bovini di razza Chianina, riconoscibilissimi per le dimensioni imponenti e per il manto immacolato.
Dopo i primi chilometri, le campagne lasciano il passo al bosco e bisogna quindi procedere sui sentieri, seguendo la segnaletica del Cai. I dislivelli non sono eccessivi e malgrado ci si trovi a pochi chilometri dai centri abitati, questi sentieri sono rimasti ancora molto appartati.
Succede di frequente di scorgere un capriolo o un cervo, immobile per un secondo prima di scappare. O di sentire, tra i rumori del bosco, il frusciare dei rami spostati da un cinghiale. Si sale così per un poco, ritrovandosi di fronte alle mura duecentesche di Civitella in Val di
Chiana, e si passa sotto al suo castello diroccato, come facevano un tempo i commercianti che trasportavano i prodotti tra il Valdarno e la Val di Chiana, lungo l’antica Strada dei mercanti voluta dal granduca Pietro Leopoldo. Poi si scende fino a raggiungere il corso del fiume Ambra. Si entra nel cuore delle colline, seguendo una lunga sterrata bianca che s’insinua tra i vigneti. Siamo già nella terra del Chianti dei Colli Senesi, dove sorge San Gusmè, un minuscolo borgo medievale quasi alle porte di Siena. Se avete tempo andate a visitarlo e cercate la bizzarra statuetta di terracotta di Luca Cava…

Da Arezzo a Civitella in Val di Chiana

Lasciandoci alle spalle il centro di Arezzo, oltrepassiamo la periferia ed entriamo nella Val di Chiana. Si tratta di un percorso pianeggiante che conduce fino ai piedi delle colline. Salendo appena, sia arriva nei pressi della piccola frazione di Tuori, da cui s’imbocca un sentiero Cai che attraversa il bosco e arriva fino al borgo medievale di Civitella in Val di Chiana.

Arezzo, Panaccione Robertino

Da vedere: Civitella in Val di Chiana

Nella seconda metà del Settecento divenne un importante snodo tra la Val di Chiana e la Val d’Ambra, grazie soprattutto al recupero della Strada dei mercanti, voluta dal granduca Pietro Leopoldo di Lorena. Il borgo ha però origini molto più antiche: la ROCCA, che dalla sommità della collina domina tutta la valle sottostante, risale all’epoca longobarda. In epoca più recente, durante la Seconda guerra mondiale, Civitella fu teatro di una tragica rappresaglia tedesca per vendicare l’uccisione di tre soldati della divisione Herman Göring: il 29 giugno del 1944, 115 civili furono trucidati, molti mentre erano raccolti nella CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA per la messa. A ricordo dell’episodio resta la PORTA DELLA PACE, un portale in bronzo realizzato dall’artista fiorentino Bino Bini. Uscendo da porta Senese si può ammirare una MADONNA COL BAMBINO, una terracotta invetriata del 1552 proveniente dalla bottega di Giovanni della Robbia.

Da Civitella in Val di Chiana a Villa a Sesta

È una tappa molto lunga che tuttavia offre magnifici paesaggi tra le colline e i boschi. È consigliabile partire di buon mattino, per assicurarsi sufficienti ore di luce per raggiungere Villa a Sesta. Partendo da Civitella, si attraversa un pezzo di boschetto per poi scendere fino ad Ambra, un centro abbastanza grande in cui ci si può fermare per una colazione e per fare un po’ di rifornimenti.
Si continua poi ancora su sentieri fino a Montebenichi, da cui si procede su comode sterrate e vie di campagna in direzione di San Gusmè. Siamo in una zona molto rinomata dal punto di vista turistico, i prezzi dei pernottamenti diventano quindi piuttosto alti. Continuando per qualche altro chilometro è possibile trovare sistemazioni più economiche nei dintorni di Villa a Sesta.

AMBRA. Una lunga strada bianca tra campi e uliveti. Foto di Vincenzo Moscati e Milena Romano

Da vedere: Montebenichi e San Gusmé

Montebenichi Frazione di Bucine, ospita un antico CASTELLO fortificato nel XII secolo, oggi trasformato in albergo di lusso. Poco fuori dal paese sorge la PIEVE DI SANTA MARIA ASSUNTA IN ALTASERRA, dove si conservano ancora un fonte battesimale e un’acquasantiera del XVI secolo.

San Gusmè È un borgo fortificato risalente al XIV secolo; vi segnaliamo la CHIESA DI SAN COSMA E DAMIANO, documentata già intorno all’anno Mille. Di soggetto decisamente più laico è invece la statuetta del LUCA CAVA, che raffigura con ironia un ometto durante la più naturale delle funzioni quotidiane.

Da Villa a Sesta a Siena

Arriviamo in una delle città più affascinanti della Toscana! Senza nessuna particolare difficoltà si attraversano le colline striate dai filari fin sotto le mura di Siena. Si entra da porta Romana e si procede diritto, fino a sedersi sul pavimento di mattoncini rossi in piazza del Campo, e con il naso in su ammirare la torre del Mangia.

Siena, Shutterstock

Da vedere: Siena

È uno scrigno di capolavori artistici che risalgono soprattutto all’età medievale, quando la città rivaleggiava sia economicamente sia militarmente con la vicina Firenze. Per quanto riguarda la produzione artistica, l’epoca più feconda è il periodo del Governo dei Nove, durante il quale vennero aperti numerosi cantieri, tra cui quelli del DUOMO e del PALAZZO PUBBLICO. Quest’ultimo, affacciato su PIAZZA DEL CAMPO, ospita il Museo civico che conserva la collezione più importante di opere appartenenti all’arte senese del XIII-XV secolo. Di fronte al duomo sorge il complesso museale di SANTA MARIA DELLA SCALA. L’edificio è stato uno dei primi esempi europei di ricovero e ospedale, nato come istituzione autoregolata per offrire accoglienza ai malati, ai poveri e ai pellegrini in viaggio. All’interno del museo è particolarmente ricca di suggestioni la cripta di Santa Maria della Notte. Dal 2008 il complesso ospita anche il Museo di arte contemporanea e un’esposizione permanente di arte per bambini. Tra i musei meno conosciuti, vale una menzione il MUSEO DELLE BICCHERNE, dove sono custodite le tavolette di Biccherna, ossia le copertine dei registri di amministrazione della più importante e antica magistratura finanziaria del Comune di Siena, la Biccherna appunto. Appena fuori dalle mura medievali sorge la FORTEZZA MEDICEA, una fortificazione voluta da Cosimo I per controllare la ribelle Siena e oggi trasformata in giardino pubblico.

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    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

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