Con i bambini del primo ciclo della scuola primaria, in classe, si affronta l’argomento della definizione del tempo nella sua “dimensione oggettiva“, misurabile attraverso strumenti scientifici (clessidra, meridiano, oggi i moderni orologi).

Accanto a questa, c’è poi la “dimensione soggettiva“. Sappiamo bene che proprio a scuola le stesse ore per alcuni possono durare un’eternità, mentre per altri portano alla fatidica domanda: «Ma come, è già finita? Non possiamo continuare?».

Solitamente, a scuola ci si concentra sulla misurazione oggettiva. Ed è proprio per questo che mi è sembrato utile fornire uno strumento per indagare l’altra dimensione, quella soggettiva.
Scheda didattica. La dimensione soggettiva del tempo
Invitiamo i bambini a riguardare alla loro esperienza e ad accorgersi del “tempo soggettivo”, quello scandito dal proprio vissuto, dalle passioni, dalle circostanze, dalle persone che abbiamo intorno e anche dalle emozioni che si provano in un dato momento. Aumentare la consapevolezza dei bambini su tutto questo non è cosa banale: è un passo importante verso la consapevolezza emozionale, un grande traguardo nel percorso di crescita.
La scheda qui proposta è pensata per gli alunni del primo ciclo della scuola primaria. Il consiglio è di lavorarci dopo aver letto insieme, ad alta voce, l’albo a cui è ispirata: Che cos’è il tempo?, di Julie Morstad.
Scarica la scheda in formato stampabile (pdf)

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