Trasformare materiali di recupero in elementi d’arredo dal gusto contemporaneo, originali e sorprendenti.
Cucire, con tecniche semplici, capi di abbigliamento unici e originali, per resistere agli effetti della la fast fashion “usa e getta” ad alto impatto ambientale e umano.
Design e moda ecosostenibili e alla portata di tutti, con i manuali delle Ecofficine.
UN’ORA UN OGGETTO. 35 idee fai da te in stile nordico
Scrive l’autore, Pierre Lota: “Nonostante la moda dell’arredamento home made sia in pieno fervore, molti pensano ancora che creare con le proprie mani vada al di là delle loro capacità. Questo libro è la prova che è possibile realizzare oggetti eleganti, pratici e durevoli in poco tempo e con solo tre attrezzi (un trapano avvitatore, un seghetto e un cacciavite)”.
Le grucce di legno diventano mensole, il pallet un bel comodino, semplici assi di abete un’utile scarpiera.
Ogni progetto è descritto con immagini chiare che spiegano il procedimento passo passo. Tra i diversi materiali da esplorare: cemento, grucce di legno, pallet, feltro, carta, corda e cuoio.
SLOW FASHION, la moda fai da te
Quadrato, rettangolo, triangolo: queste semplici figure geometriche sono le basi che permettono di confezionare capi unici, eleganti, adatti a ogni occasione.
Tutti abbiamo nell’armadio maglie, t-shirt o camicie che non mettiamo più. Questo libro insegna come dare a questi capi una nuova vita creandone di nuovi.
Un’ottima strategia anche per combattere lo spreco. Infatti, imparare a cucire è uno dei modi per contrastare la fast fashion, moda “usa e getta” ad alto impatto ambientale e umano.
Nel manuale, 44 modelli facili e originali da realizzare. Scrive l’autrice, Emmanuelle Vibert:
“L’idea di questo libro è che il taglia e cuci è per tutti. Sono una sarta amatoriale, assolutamente non professionista. Ho imparato le basi da adolescente, sul tavolo della sala da pranzo di famiglia. Pochi anni più tardi ho ereditato la macchina della nonna e fatto i miei primi modelli, quando avevo tempo. Poi ho dimenticato la macchina in un armadio per molti anni. Ma ho una passione per i negozi di seconda mano, dove per pochi spiccioli si possono trovare delle chicche che non danneggiano né gli altri né il pianeta. Per adattare gli indumenti al mio profilo e ai miei gusti o dargli una svecchiata, ho tirato fuori la macchina da cucire e ho iniziato a buttare giù qualche schizzo. Questo libro è il frutto di quel lavoro.”
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