I genitori di materne e nidi milanesi si dissociano dalla bozza di Carta dei servizi elaborata dall’amministrazione. Lo scrivono in una lettera indirizzati al sindaco Giuliano Pisapia e alla vicesindaco nonché assessore all’istruzione Mariagrazia Guida. “Fa gioco al sindaco dire che c’è una collaborazione con i genitori, ma per noi ci sono dei temi imprescindibili che vanno rispettati, ma al momento nel testo non sono espliciti”, spiega Gaia Morselli, mamma eletta al Polo 3. Primo, il rapporto tra educatori e alunni. I genitori chiedevano che il Comune s’impegnasse a restare sotto la soglia di 1 a 25 (lo standard nazionale è 1 a 30), e in particolare che nella classi con alunni disabili il rapporto fosse almeno di un educatore a sei. Proposte irricevibili per Palazzo Marino. Peccato, rispondono i parenti degli alunni, che in certi asili il rapporto sia di 1 a 27: “In queste condizioni è già tanto evitare che i bambini si facciano male”, commenta Morselli. Una situazione che spinge i genitori a scrivere nel comunicato stampa che hanno diffuso “Ridateci la Moioli!”, ex assessore alle politiche sociali dell’amministrazione Moratti. Senza contare il problema dell’assistenza agli alunni con disabilità: nelle condizioni attuali, denunciano i genitori, è impossibile garantirla. Colpa del personale insufficiente a rispondere alle esigenze delle classi: “È capitato di dover andare a prendere i bambini alle 14.30 perché non c’erano abbastanza educatrici a scuola”, aggiunge la mamma del Polo 3. Questa carenza rende un miraggio anche le quattro ore di compresenza al giorno volute dai genitori: “Così gli asili diventano dei parcheggi, non dei luoghi dove far crescere i nostri figli”. Non c’è traccia, quindi, di quel “manifesto pedagogico”che aveva ispirato l’inizio della collaborazione tra amministrazione e genitori, cominciata in marzo. Oggi pomeriggio è previsto un incontro tra genitori e vicesindaco Guida, ma non è prevista nessuna novità all’orizzonte, almeno al momento.
Redazione: Lorenzo Bagnoli, 4.12.012