“Siamo nel cuore delle ferite più gravi”: Paolo Piacentini, presidente di Federtrek (e autore di “Appennino atto d’amore“) sintetizza così le tappe di questi giorni della Lunga Marcia nelle Terre Mutate, partita il 24 luglio da Fabriano e che si concluderà il 7 luglio a L’Aquila.
Circa 50 camminatori, il più giovane ha 27 anni e la più anziana 72, stanno
percorrendo l’itinerario di oltre 200 chilometri. La nona tappa è da Arquata del Tronto ad Accumuli, colpite dal sisma del 2016. “Questa mattina siamo passati in silenzio da Pescara del Tronto -racconta Paolo-. In queste valli c’è stato il maggior numero di morti e la distruzione è stata pesantissima”. L’obiettivo della Marcia è quello di conoscere le storie, i protagonisti e i progetti di rinascita delle comunità locali che resistono. E promuovere il Cammino nelle Terre Mutate, un nuovo itinerario di turismo lento da percorrere (a piedi e in bicicletta) in tutte le stagioni dell’anno. “Rispetto agli anni scorsi ci sono meno macerie. C’è anche qualche inizio di piccola ricostruzione. Ma c’è molta sofferenza nelle anime delle persone perché non c’è ancora un’idea di come sarà il futuro. Si sente la fatica di questi anni e il timore di essere dimenticati e abbandonati”.
Ed è anche per questo che esiste la Lunga marcia, giunta ormai alla settima edizione: perché le persone che vivono nelle bellissime zone del centro Italia, colpite dai terremoti, non si sentano sole. Persone tenaci e coraggiose, che nonostante tutto stanno rimettendo in piedi le attività o ne stanno avviando di nuove. Come Stefano e Elena che ad Arquata del Tronto hanno fondato l’associazione Monte Vector e avviato il rifugio Mezzi Litri per l’accoglienza dei camminatori e di chi vuole vivere un’esperienza di turismo lento nella stupende cornice dei Monti Sibillini. “Vogliono valorizzare i prodotti di quella terra, mettendo in rete agricoltori e allevatori della zona”, racconta Paolo Piacentini. L’invito rivolto a tutti è semplice: mettete in programma una vacanza nelle Terre mutate. Troverete una magnifica ospitalità, paesaggi mozzafiato e contribuirete alla ricostruzione di un pezzo del cuore dell’Italia.
Foto: Cristina Menghini