Vince la 35ª edizione del Premio Pieve Saverio Tutino l’autobiografia di Eugenia Dal Bò “Figlia del Risorgimento”.
Qui la motivazione della Giuria Nazionale, espressa il 15 settembre in occasione della cerimonia di premiazione a Pieve Santo Stefano:
Lo scritto di Eugenia Dal Bò (1867-1943) è un racconto appassionante che prende l’avvio dalle vicende del padre, che paga con la prigionia austriaca il suo patriottismo, e si snoda fino al crepuscolo del regime fascista.
Educata al senso della patria e alla passione per la cultura, Eugenia farà delle scelte audaci per la sua epoca. Come studentessa di liceo e università, sarà isolata, unica donna in un mondo maschile: i compagni, i professori non accettano facilmente la sua anomala presenza ed ella fatica non poco ad abbattere i pregiudizi e a conquistare il diritto allo studio. A fine Ottocento, si laurea in Lettere a Napoli, unica donna del suo corso. Riesce ad affermarsi come studiosa di Dante e conferenziera, e in qualità di insegnante gira l’Italia in lungo e in largo. Dall’incontro con Gherardo Pantano, ufficiale dei bersaglieri e poi generale, nasce una storia d’amore lunga tutta la vita. I due si sposano dopo un decennale fidanzamento e condividono un rapporto paritario piuttosto inusuale per quegli anni.
Sempre al suo fianco, Eugenia viaggia, vive nelle colonie e diventa crocerossina per seguirlo al fronte nella Prima guerra mondiale.
Una scrittura affascinante e intensa che ci restituisce la figura di una donna mai dimentica dell’intensità degli affetti famigliari. Protagonista senza retorica di pagine importanti della storia italiana, la sua memoria ci consegna un ritratto raro e significativo di una persona dalla forte fibra morale capace di posizioni coraggiose e libere.
Qui un approfondimento sul testo di Eugenia Dal Bò: http://bit.ly/2PxAbdx
Foto di Antonella Brandizzi
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