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La riscossa continua…

Prima di lasciare Milano, Antonio (per tutti, “lo zio”) ha preparato un cartello con la scritta “Affittasi”. Lo ha posato sui gradini di un palazzo in via Durini, sotto la vecchia sede dell’Inter, a pochi passi dal Duomo e ha scattato una fotografia. Su quei gradini, ha trascorso gli ultimi 16 anni della sua vita. “Per trent’anni ho vissuto per strada -racconta-. Ora voglio dimostrare che non tutto è perduto, che è possibile ricominciare”.

Pizzetto grigio ed età indefinibile, Antonio spegne la sigaretta e torna al lavoro: bisogna finire di piantare le cipolle rosse e poi innaffiare l’orto. Perché nell’agriturismo “Clochard alla riscossa” di Serravalle Pistoiese c’è sempre qualcosa da fare. Le camere da riassettare, il pranzo da preparare, le 30 galline e i quattro conigli a cui badare, le 250 piante da frutto e i 500 olivi di cui prendersi cura. Sono dodici gli ex senza tetto (nove provenienti da Milano, tre da Pistoia) che, in questo paesino nel cuore della Toscana, dal 18 giugno scorso stanno portando avanti un’avventura senza precedenti.

Si sono lasciati alle spalle i cartoni e le notti all’addiaccio per costruirsi una nuova vita come cuochi e allevatori, contadini e albergatori. I “barbapionieri“, come amano chiamarsi, hanno un contratto di lavoro annuale e uno stipendio di 650 euro al mese più vitto e alloggio.

Grazie alla donazione di un anonimo benefattore milanese, la loro associazione, Clochard alla riscossa, ha potuto prendere in affitto questo splendido casale del Quattrocento, circondato da oltre sei ettari di terreno. A restaurarlo sono stati gli stessi ex senzatetto: per due settimane hanno spostato mobili, montato letti, tinteggiato e ripulito i locali del primo piano per trasformarli in cinque comode stanze per gli ospiti. Uno sforzo ripagato: i primi due mesi di attività sono stati soddisfacenti, anche dal punto di vista economico. “Tra il bed and breakfast e il ristorante, durante l’estate abbiamo avuto circa 200 ospiti -racconta Wainer-. Il nostro obiettivo è arrivare al pareggio entro sei mesi ed essere in attivo entro un anno”. Anche grazie ad altre attività collaterali come la produzione di conserve e marmellate (già pronte quelle di albicocche, pesche, fichi, prugne, susine, pere e mele) e la gestione di un mercatino dell’usato in collaborazione con Angelo Garda, proprietario del casale.

Anche Wainer ha vissuto in strada. Laureato in sociologia, per quattro anni è stato direttore del personale in una catena di supermercati. Dopo la bancarotta dell’azienda e la perdita del lavoro finisce in strada e ci resta per otto anni, ma senza rassegnarsi a una vita di stereotipi. “A Milano non si muore di fame -riflette-. C’è chi distribuisce pasti caldi, vestiti e sacchi a pelo, ci sono i posti letto nei dormitori e le docce. Tante, troppe persone però si accontentano di questa assistenza e non provano nemmeno più a rialzarsi”.

Anche se l’agriturismo a Serravalle Pistoiese sta andando a gonfie vele, qualche difficoltà non è mancata: il momento più duro è stato ad agosto, quando hanno subìto un’ispezione (alle sei del mattino) da parte dei carabinieri dei Nas, dell’Asl e dell’Inps. Gli inquirenti hanno trovato alcune irregolarità e l’attività è stata chiusa, anche se per meno di 12 ore. Ma a seminare il panico è stato il fermo di uno di loro: Guru Guru, 27enne ghanese privo del permesso di soggiorno. Il ragazzo è stato trasferito nel Cie di Gradisca d’Isonzo (Udine). Dopo una settimana di tensione, grazie all’impegno degli avvocati, Guru Guru è tornato in libertà: in attesa della convocazione per valutare la sua domanda d’asilo (fissata per il 30 ottobre, ndr) è stato temporaneamente riaffidato ai suoi “barbafratellini”. “Quando gli hanno detto che poteva tornare a casa temeva di essere rispedito in Ghana racconta Wainer-. Invece lo hanno portato qui”.

In generale, per nessuno è stato facile abbandonare la routine della strada. Nei primi giorni all’agriturismo, persino i piccoli gesti tradivano le abitudini di tanti anni: come l’annusare le scarpe, comprese le nuove calzature anti-infortunistiche. Ma passo dopo passo, tutti i protagonisti di questa avventura hanno la possibilità di riprendere in mano la propria vita. Peppo, all’anagrafe Antonio, palermitano di 57 anni, ha trovato la chiave del riscatto nella sua passione per la cucina: qui a Serravalle ha preso il pieno controllo dei fornelli e sforna manicaretti utilizzando le verdure fresche dell’orto. Rimbrottando con affetto chi, come la sottoscritta, non riesce a terminare le sue generose porzioni di pasta alla Norma e pollo arrosto: “Sei troppo magra -dice- dovresti mangiare di più”.

I prezzi dell’agriturismo sono popolari, tanto per il vitto (10 euro per il menu pizza -cotta in forno a legna-, 20 per quello a base di carne) quanto per l’alloggio (30 euro al giorno a persona per la pensione completa, 20 per il bed and breakfast), soprattutto tenendo conto della posizione, davvero strategica. “Questo è il punto di partenza perfetto per andare alla scoperta della Toscana-dice Marco, ex clochard pistoiese-. In mezz’ora si può arrivare in Versilia e in giornata è possibile visitare città come Lucca, Pisa, Prato e Firenze”. Non resta che visitare il sito, segnarsi l’indirizzo e andarci alla prima occasione.

Clochard alla riscossa. Guardateli all’operanel primo video della serie di “Storie di Terre”, realizzato da Ilaria Sesana.

Testo: Ilaria Sesana
Foto: Matt Corner

Non perdete l’appuntamento di Terre

In occasione della giornata Onu di lotta contro la povertà, il 17 ottobre, Terre vi dà appuntamento per Notte dei senza dimora, il 20 ottobre in Piazza Santo Stefano a Milano, dalle 17.00 in poi: una serata di festa con chi e per chi non ha casa, con tanti amici in sacco a pelo che per una notte provano che cosa vuol dire dormire in strada. In quest’occasione verrà anche presentata la “Ricerca nazionale sulla condizione delle persone senza dimora in Italia”, realizzata da Caritas, Fio.psd (la Federazione Italiana Organismi Persone Senza Dimora), Ministero del Welfare e Istat, il primo censimento italiano dei senza tetto. 

Nel frattempo aiutateci ad affiggere a costo zero, in occasione dell’appuntamento di Terre il 20 ottobre a Milano: postate su internet la locandina di “Cosa accade?” e “Chi l’organizza?”, e guardate i programmi degli eventi di Milano, e di altre 13 città italiane, sul sito dell’evento. 

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    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

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