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La Grande Fabbrica delle Parole compie dieci anni

Un presidio a difesa della libertà di parola dei bambini: a Milano il laboratorio di scrittura creativa La Grande Fabbrica della Parole rende concreto l’esercizio alla libertà di espressione sancito dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Con i laboratori di scrittura creativa ha coinvolto 9mila bambini delle scuole di periferia della
città. “La cultura deve essere per tutti, nessuno escluso”.

L’articolo 13 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sancisce che “Il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione”. La Convenzione compie trent’anni e da dieci a Milano una delle realtà più significative, che rende concreto l’esercizio di questo diritto all’espressione, è la Grande Fabbrica delle parole di Insieme nelle Terre di mezzo onlus. I suoi laboratori gratuiti di scrittura creativa hanno coinvolto 9mila bambini di 75 scuole. Scuole di periferia di quartieri “complicati”, con classi composte da bambini e ragazzi a rischio di marginalizzazione, in qualche caso con alunni appena giunti in Italia. Spiega Francesca
Frediani, responsabile del progetto

“Il nostro obiettivo è che tutti possano avere accesso alle parole e al loro uso. I laboratori sono impostati in modo tale che i bambini si sentano liberi di giocare con le parole. Quando sono da noi non devono temere voti o correzioni. Da noi non ci sono matite rosse né gomme. L’errore non esiste”.

La Giornata Mondiale dell’Infanzia, che cade il 20 di novembre, serve a ricordare che i bambini hanno diritti inalienabili. Ma la sfida è garantirli nella quotidianità di tutti i giorni. I laboratori della Grande Fabbrica si svolgono tre mattine alla settimana, nella ex Fornace di via Gola. Ogni bambino inventa la sua storia, che nel corso della mattinata diventerà il suo
libro, con tanto di copertina e foto dell’autore. I laboratori sono condotti da Francesca Frediani e Leonardo Rasulo, insieme a un nutrito gruppo di volontari. Dalla Grande Fabbrica sono passati scrittori come Giorgio Fontana, Gianni Biondillo, Paolo Cognetti e Fabio Geda, che hanno accettato l’invito a stare con i bambini e aiutarli a costruire storie. Perché comunque nella Grande Fabbrica al centro di tutto ci sono i bambini e le loro parole, anche quelle che non sanno ancora usare. E così bambini che quasi non parlavano in italiano sono riusciti a scrivere la loro storie e a vederle impaginate. Grazie al metodo della Grande Fabbrica sono riusciti a superare le barriere che impedivano loro di esprimersi liberamente.
Con effetti benefici che durano nel tempo, anche nel loro percorso scolastico.

“La cultura deve essere per tutti, nessuno escluso”, è questo un po’ il motto del progetto. La Grande Fabbrica delle Parole nasce sulla scia del centro 826 Valencia, inaugurato nel 2002 a San Francisco su iniziativa dello scrittore Dave Eggers e dell’educatrice Nínive Calegari. Una formula che, ad oggi, è stata replicata in sette città statunitensi e a cui si ispirano diversi centri anche in Europa, come “Fighting Words” a Dublino e “Ministry Of Stories” nel Regno Unito.

A Milano, “La Grande Fabbrica” ha esordito nel 2009 in un quartiere simbolo del cambiamento multiculturale della città, la zona di via Padova, con i primi laboratori nella scuola del Parco Trotter – Città del Sole, e all’Anfiteatro della Martesana.

Oggi la Grande Fabbrica sta sperimentando nuove piste di formazione e inclusione. Con il Museo del Novecento organizza un percorso narrativo, con il quale i bambini vengono invitati a immaginare la storia nascosta dietro un quadro e a scriverla, facendola diventare un vero e proprio libro. L’attività è tradotta nella lingua dei segni. Con il Museo degli strumenti
musicali del Castello Sforzesco, la Grande Fabbrica ha ideato un laboratorio in cui sono coinvolti sia bambini sordi che udenti e nel quale le storie corrono sul filo delle note.

Forse non tutti sanno che…
Non casualmente, il laboratorio di scrittura creativa prende il nome dal celebre albo illustrato, tradotto in tutto il mondo, La grande fabbrica delle parole, di Agnes De Lestrade e Valeria Docampo. Titolo che compie 10 anni dalla sua prima edizione!

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    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

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