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Il fuoco della mafia

La mafia la puoi vedere quando dà fuoco a negozi, capannoni o auto. A Milano e provincia ci sono stati 278 incendi dolosi, in poco più di un anno (dal gennaio 2011 all’ottobre 2012). Un numero impressionante, ma non ce ne si rende conto fino a quando non li si mette tutti insieme, visto che spesso al massimo si “conquistano” un trafiletto in cronaca.

“Purtroppo gli attentati di questo genere vengono sottovalutati -afferma Nando Dalla Chiesa, presidente del Comitato antimafia del Comune di Milano che ha presentato oggi la relazione semestrale-. Eppure sono il primo segnale con cui la criminalità organizzata si manifesta in un territorio”. 

Ma c’è anche un altro fattore che preoccupa il Comitato antimafia: è il rischio di infiltrazioni nei cantieri Expo. Nulla di nuovo, di per sé, se non fosse che Nando Dalla Chiesa denuncia due cose: il comitato interforze (formato da polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale) ha fatto solo un controllo in quattro mesi nei cantieri dell’Expo, mentre la società di Expo non fornisce i documenti sulle società incaricate dei lavori.

“Tutti corrono verso il traguardo dell’Expo -sottolinea Dalla Chiesa- e noi abbiamo il compito che ci si arrivi senza infiltrazioni mafiose. In un sistema che richiederebbe molta cooperazione non c’è il livello di cooperazione che ci si aspetterebbe e noi non possiamo fare fino in fondo il nostro lavoro”.

Il sindaco Giuliano Pisapia smorza i toni della polemica, ma conferma la sostanza. “Ho parlato del problema dei controlli con il ministro dell’Interno Cancellieri quando c’era il governo Monti. Ora lo ribadiremo al nuovo ministro dell’Interno Alfano”, dice. Il Comune di Milano intanto ha siglato un accordo con Rho e Pero perché almeno le polizie locali dei tre comuni possano collaborare e pattugliare l’area del cantiere Expo senza limiti di confini territoriali. (dp)

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    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

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