«Il nostro quartiere è un agglomerato di abitazioni» commenta Giuseppina Granito rivolta verso gli alti palazzi di fronte a lei «e la nostra unica piazza è il centro commerciale». Siamo a Grotta Perfetta, in uno dei numerosi quartieri-dormitorio di Roma. La voce di Giuseppina racconta della battaglia portata avanti con gli altri rappresentanti del “Coordinamento No I-60“, il comitato che sta lottando per contrastare l’ennesimo progetto edificatorio che minaccia un’area dell’agro romano nell’ XI municipio della capitale. Proprio a ridosso del Parco Regionale dell’Appia Antica, questo progetto edilizio si sviluppa come conseguenza di una compensazione urbanistica del 2003 e rientra nel più ampio piano residenziale di Mezzaroma e figli – “Rinascimento 2012” – che coinvolge non solo l’area dell’I-60 ma anche il parco di Talenti, un altro polmone verde della città minacciato dal sorgere di cinque complessi abitativi per uno sviluppo immobiliare pari ad 84 ettari.
L’assalto all’agro romano non finisce qui, da sud a nord, la città è minacciata da edificazioni selvagge. Ma esiste davvero tanta emergenza abitativa? Per quanto riguarda il settore della compravendita, solo pochi giorni fa l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’ Agenzia del Territorio ha rilevato per questo primo 2012 una flessione nazionale degli scambi nel residenziale pari al 19,6% rispetto all’anno scorso e questo calo a Roma raggiunge addirittura il 21%. Secondo l’ultimo censimento ISTAT del 2001 gli appartamenti sfitti della capitale erano circa 170 mila e – dato che non si possiedono numeri più recenti – il 27 Febbraio scorso il “Forum salviamo il paesaggio” ha lanciato la campagna nazionale “Censimento del cemento”, con l’obbiettivo di migliorare l’utilizzo del patrimonio edilizio già esistente.
I dati parlano chiaro, e a questi si aggiunge la voce di cittadini che vorrebbero recuperare i loro spazi nel dibattito pubblico, per evitare di scomparire in quartieri sempre più affollati, allontanati da una città che sempre più si involve su sé stessa.
Testo: Elena Risi
Video: Elena Risi e Rossella Granata